Digital divide: in Umbria commercio e servizi sopra la media nazionale

Digital divide: in Umbria commercio e servizi sopra la media nazionale

Presentati i dati regionali della ricerca promossa da Assintel su "Il Digital Divide nella micro e piccola impresa italiana". La penetrazione del pc fra le imprese del terziario umbro supera la media nazionale, anche se è inferiore ai valori del Centro.

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30 ottobre 2007
DIGITAL DIVIDE: PIU' PC NEL TERZIARIO UMBRIA, LIBERALIZZARE WIMAX =

Digital divide: in Umbria commercio e servizi sopra la media nazionale

 

Il 77,2% delle aziende attive nei settori del commercio al dettaglio, del commercio all’ingrosso, dei pubblici esercizi e dei servizi in Umbria possiede almeno un pc; il 71,8% ha un accesso ad Internet e il 51,4% utilizza un server. E’ quanto emerge dalla ricerca “Il Digital Divide nella micro e piccola impresa italiana�, i cui dati regionali sono stati presentati a Perugia nel corso di un convegno organizzato da Confcommercio Umbria in collaborazione con Assintel (l’Associazione nazionale delle imprese ICT aderente a Confcommercio).

La penetrazione del pc fra le imprese del terziario umbro è superiore rispetto alla media nazionale ma in ritardo rispetto alle altre regioni del Centro (79.9%). Ne soffrono soprattutto le micro imprese (1-5 addetti), mentre il valore sale all’aumentare della dimensione aziendale: tutte le imprese oltre i 6 addetti hanno almeno un computer. Le aziende del commercio all’ingrosso sono le più informatizzate: l’85,4% ne possiede almeno uno. Seguono i servizi (79,2%) e, a grande distanza, le aziende del commercio al dettaglio (66,6%) e i pubblici esercizi (64,7%).

La dinamica è identica per quanto riguarda l’accesso ad Internet: il 71,8% delle aziende accede al web, contro il 68,7% a livello nazionale e il 72,5% del Centro. Hanno un server il 51,4% delle aziende umbre, contro una media nazionale del 46,8% e un valore di 53,4% per il Centro Italia.

Confcommercio Umbria ha chiesto “politiche di incentivazione per fare in modo che tutte le imprese abbiano accesso alle nuove tecnologie e integrino l’uso dell'informatica nei processi produttivi; più attenzione alla formazione, per aumentare il livello di accessibilità da parte di tutti i soggetti sociali ed economici; infrastrutture tecnologiche in grado di garantire l’accesso alla banda larga anche ai piccoli centri rurali che caratterizzano l’Umbria�. Confcommercio, infine, ha invitato i piccoli imprenditori umbri a investire di più in nuove tecnologie: “c’è ancora una scarsa percezione della loro importanza - hanno sottolineato gli organizzatori - quando invece sono uno degli elementi più importanti per colmare il divario tra piccole e grandi imprese. E non è poco, se consideriamo che in Umbria quelle con meno di dieci addetti sono il 97,5% del totale�.

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