Digital divide: nel Veneto 3 aziende su 4 hanno pc e Internet

Digital divide: nel Veneto 3 aziende su 4 hanno pc e Internet

I dati regionale della ricerca Assintel indicano valori più alti della media nazionale, ma inferiori a quella del Nord-Est. Albonetti: "la diffidenza verso le nuove tecnologie è il primo vantaggio che consentiamo al nostro avversario".

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22 novembre 2007
Il Divario digitale in Lombardia: i risultati della ricerca

Digital divide: nel Veneto 3 aziende su 4 hanno pc e Internet

 

Il 78,6% delle aziende attive nei settori del commercio al dettaglio, del commercio all’ingrosso, dei pubblici esercizi e dei servizi in Veneto possiede almeno un pc, il 72,2% ha un accesso ad internet e il 46,2% utilizza un server. E’ quanto emerge dalla ricerca “Il Digital Divide nella micro e piccola impresa italiana�, i cui dati regionali sono stati presentati a Venezia nel corso di un convegno organizzato da Confcommercio Unione Venezia in collaborazione con Assintel (Associazione nazionale delle imprese ICT aderente a Confcommercio).

Se si confrontano i dati con la media nazionale, il Veneto si caratterizza per valori più alti sia per la presenza di pc (78,6% contro un 73,8% a livello Italia), sia per l’accesso a Internet (72,2% contro il 68,7% a livello Italia). La Regione resta però indietro rispetto alla media del Nord Est, in cui l’80% delle aziende ha un computer e il 75% ha un accesso alla rete. A livello di settore merceologico, le aziende dei Servizi sono le più informatizzate: il 91,5% possiede almeno un computer. Seguono il Commercio all’ingrosso (86,3%%), i Pubblici esercizi (78,9%) e a grande distanza il Commercio al dettaglio (59,2%).

All’interno di ogni settore merceologico sono state individuate tre tipologie di imprese - rispettivamente low-tech, medium-tech e high-tech - sulla base dell’osservazione delle principali differenze che ne caratterizzano il livello di dotazione tecnologica. Le aziende low-tech in Veneto sono il 39,9%: in esse il pc è ancora poco presente o addirittura assente e la tecnologia è utilizzata in modo marginale. Il valore è migliore di circa 4 punti rispetto alla media nazionale (44,2%) e a quella del Nord Est (44,1%). Penalizzate le ditte individuali: sono low tech il 52,6% di esse. Le aziende medium-tech sono il 49,3%, valore di nuovo superiore al totale Italia (43,2%) e al Nord Est (46,4%).

Sono high-tech il 10,7% delle aziende venete, valore leggermente superiore al Nord Est (9,5%) ma inferiore al totale Italia (12,7%).

I costi della tecnologia sono il fattore che maggiormente preoccupa gli imprenditori veneti: in una scala da 1 a 7, il voto medio è di 5,2. Le azioni più urgenti per favorire gli investimenti in ICT e la “connessione� all’economia di rete sono in primo luogo la riduzione dei costi e la diffusione della banda larga, con particolare attenzione alla tutela del libero mercato delle TLC. Ma la vera differenza è ancora una volta fatta dalla distinzione fra aziende low-tech e aziende medium/high-tech: chi non è dotato di tecnologia non effettua investimenti semplicemente perchè non la conosce e non ne percepisce l’utilità.

“Un pregiudizio, questo â€" ha dichiarato il presidente di Confcommercio Unione Venezia, Massimo Albonetti â€" che va superato al più presto, perché la diffidenza nei confronti delle nuove tecnologie è il primo vantaggio che consentiamo al nostro avversarioâ€�.

 

 

 

 

 

 

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