Direttiva Ue sulle piattaforme, “c’è il rischio paralisi”

Direttiva Ue sulle piattaforme, “c’è il rischio paralisi”

Univendita chiede di escludere dalla norma il settore della vendita diretta: “più di 500mila persone rischierebbero di venire inquadrate automaticamente come lavoratori subordinati”.

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4 ottobre 2023

"Qualora fosse approvata la direttiva Ue sulle piattaforme digitali, senza correttivi o esclusioni, il settore della vendita diretta in Italia rischierebbe la paralisi. Stiamo parlando di oltre 500mila persone, tra agenti di commercio e incaricati alle vendite, che oggi apprezzano largamente la loro indipendenza e flessibilità professionale, e che invece rischierebbero di venire inquadrate automaticamente come lavoratori subordinati, con ripercussioni esiziali per le aziende del comparto". Così Ciro Sinatra, presidente di Univendita, la maggiore associazione del comparto della vendita diretta a domicilio aderente a Confcommercio, sul trilogo in sede Ue (i negoziati informali cui prendono parte alcuni rappresentanti di Parlamento, Consiglio e Commissione, ndr) circa la proposta di direttiva che riguarda il lavoro su piattaforma digitale.

Sull’argomento Sinatra ha inviato una terza lettera alla ministra del Lavoro, Marina Calderone. "Il testo licenziato da Europarlamento e Commissione europea rischia di equiparare i nostri professionisti a operatori generalmente privi di tutele come i rider. Ma il venditore diretto - prosegue Sinatra - è una figura esplicitamente riconosciuta e tutelata sin dal 2005 dall'ordinamento italiano, anche se sconosciuta nel resto d'Europa. Si tratta di un unicum che merita le dovute protezioni e andrebbe quindi escluso esplicitamente dalla direttiva".

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