Disciplina della vendita di oggetti preziosi usati, Federpreziosi contesta le indicazioni del Mef

Disciplina della vendita di oggetti preziosi usati, Federpreziosi contesta le indicazioni del Mef

In una comunicazione indirizzata al Ministero del Tesoro il presidente Aquilino sottolinea che gli obblighi di legge devono essere coerenti con le effettive caratteristiche delle attività svolte dai vari soggetti, ferma restando la necessità di prevedere "efficaci presidi antiriciclaggio oltreché per il contrasto di fenomeni criminosi".

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28 dicembre 2016

La Direzione V del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell'Economia e delle Finanze ha condotto una consultazione pubblica sulla riorganizzazione della disciplina della compravendita di oggetti preziosi usati  conclusasi il 23 dicembre scorso,. Secondo le intenzioni del legislatore, l'adozione di una disciplina organica di settore dovrebbe garantire il monitoraggio e il contrasto delle attività criminali riconducibili all'attività di compravendita di oggetti in oro e di preziosi usati effettuata da operatori economici che non rientrino fra quelli disciplinati dalla legge 7 del 17 gennaio 2000. A partire dal primo Settembre 2017 dovrebbe adeguarsi a questa normativa anche chi svolge come attività principale la vendita al dettaglio di preziosi e solo in maniera secondaria o occasionale quella relativa all'usato, che vengono di fatto paragonati ad operatori finanziari. Si tratta di una serie di adempimenti – tra i quali l'iscrizione obbligatoria al Registro nazionale degli operatori compro oro istituito presso l'OAM/Organismo Agenti e Mediatori - che  duplicano quelle già esistentiper la categoria. In una comunicazione indirizzata al Ministero del Tesoro il presidente di Federpreziosi Confcommercio, Giuseppe Aquilino, contesta questi adempimenti sia nella forma che nella sostanza, in quanto gli obblighi di legge devono essere coerenti con le effettive caratteristiche delle attività svolte dai vari soggetti, ferma restando in ogni caso la necessità di prevedere "efficaci presidi antiriciclaggio oltreché per il contrasto di fenomeni criminosi, anche per consentire lo sviluppo di condizioni di legalità e di promozione di corrette dinamiche competitive tra le imprese all'interno dei diversi settori economici". Sempre in tema di compravendita di oggetti preziosi usati, è prevista a breve una nota da parte del Ministero dell'interno  sulla ridefinizione del fermo amministrativo e cautelare nei rapporti tra operatori.

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