Documento congiunto di Confcommercio e delle altre organizzazioni presentato nel corso dell'incontro tra Governo e parti sociali sul Dpef

Documento congiunto di Confcommercio e delle altre organizzazioni presentato nel corso dell'incontro tra Governo e parti sociali sul Dpef

Signor Presidente del Consiglio,

 

 

Roma, 14.07.2009

 

Signor Presidente del Consiglio,

 

 

le nostre Associazioni hanno già avuto modo di manifestare il loro apprezzamento per le misure di politica economica fin qui  poste in essere dal Governo, a contrasto della crisi ed a sostegno dell’economia reale e del lavoro.  Misure concentrate – stanti anche i “vincoli” derivanti dalle criticità storiche e strutturali della finanza pubblica – intorno ad alcuni fondamentali, tra cui  il rafforzamento patrimoniale del sistema bancario ed il miglioramento delle condizioni di accesso al credito da parte delle PMI,  ed ancora la maggiore inclusività degli ammortizzatori sociali.

 

Alcuni indicatori iniziano ad evidenziare una decelerazione della crisi. Tuttavia, nel suo complesso, il quadro congiunturale permane fortemente critico e, certamente, elementi di ripresa di una qualche consistenza non si produrranno prima dell’anno venturo. Si tratta, peraltro, di una crisi i cui effetti, sul terreno dell’economia reale, si stanno rivelando particolarmente insidiosi per quel sistema delle PMI, che costituisce larghissima parte del tessuto produttivo del Paese.

 

In questo contesto, ci è apparsa particolarmente opportuna l’iniziativa assunta dal Governo, e segnatamente dal Ministro per lo sviluppo economico, circa l’attuazione e l’implementazione dei contenuti dello Small Business Act, con la previsione, in particolare, di una legge annuale per le PMI, strettamente collegata alla manovra di bilancio.

 

Dunque vi è , da una parte, la necessità e l’urgenza di una politica dedicata alle PMI, nel quadro della crisi in atto; dall’altra, iniziano anche a delinearsi gli strumenti istituzionali attraverso i quali costruire una simile politica.

 

Proprio sulla scorta di queste premesse, le nostre Associazioni Le chiedono allora – Signor Presidente – di poterLa incontrare per avviare un confronto con il Governo, al più alto livello,  sui contenuti più urgenti dell’azione  da sviluppare per la tenuta delle PMI italiane, e per consentire ad esse di confrontarsi al meglio con il tempo della ripresa.

 

Contenuti urgenti, cioè – procedendo per titoli generali – la questione credito, ricomprendendo in essa il tema dell’avviso comune in materia di moratoria dei crediti, il problema della commissione di massimo scoperto e la rivisitazione dei parametri di Basilea 2 per temperarne gli effetti prociclici.

 

Quanto alle politiche fiscali, è necessario procedere ad una tempestiva valutazione complessiva degli effetti concreti della prima fase di revisione straordinaria degli studi di settore, allo scopo di rafforzarne la capacità di dar conto degli effetti della crisi sull’andamento dei ricavi delle imprese. Mentre le misure di detassazione degli investimenti – che fortemente apprezziamo – andrebbero potenziate alla scopo di ampliare la gamma dei beni strumentali per l’attività d’impresa su cui opera l’agevolazione fiscale.

 

Insieme, resta aperto il tema di compatibili misure di riduzione della pressione fiscale sui redditi da lavoro per sostenere i consumi delle famiglie, e per contrastare così la spirale pericolosa tra crisi di domanda e crescita della disoccupazione.

 

Segnaliamo altresì alla Sua attenzione i temi della compensazione fiscale dei crediti vantati dalle imprese nei confronti delle pubbliche amministrazione, e della rivisitazione delle tariffe INAIL alla luce degli andamenti delle diverse gestioni di settore.

 

L’ altro fondamentale capitolo dell’agenda che vorremmo con Lei discutere è costituito dalle politiche per il lavoro: dalla verifica delle misure di rafforzamento degli ammortizzatori sociali al potenziamento dell’appena varato “premio per l’occupazione”.

 

Sono – lo ripetiamo – titoli generali ed esempi. Ma quel  che più ci preme è la possibilità di definire con il Governo un metodo di lavoro continuo e strutturato che consenta di discuterli e svilupparli concretamente.

 

Questa, infatti, ci sembra davvero essere una questione che attiene agli interessi generali del Paese, posto che il tessuto delle PMI – che le nostre Associazioni in larga  parte rappresentano – costituisce, come noto, l’asse portante della struttura produttiva del Paese, contribuendo in misura determinante alla formazione del valore aggiunto e dell’occupazione.

 

Si tratta –  Signor Presidente – di un confronto da avviare con urgenza, anche per fronteggiare la criticità della fase compresa tra la conclusione dell’estate e l’autunno prossimo.

 

Certi della Sua  attenzione, Le inviamo i nostri più cordiali saluti.

 

 

 

Casartigiani              …………………………………………………………………

 

 

CNA                       …………………………………………………………………

 

 

Confartigianato         …………………………………………………………………

 

 

Confcommercio         …………………………………………………………………

 

 

Confesercenti           …………………………………………………………………

 

 

 

Ill.mo On.le

Silvio BERLUSCONI

Presidente del Consiglio

 

ROMA

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