Economia, mercato del lavoro e imprese in Sardegna

Economia, mercato del lavoro e imprese in Sardegna

A cura dell’Ufficio Studi Confcommercio

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29 maggio 2009

Logo prima settimana europea delle PMI (2009)

Le dinamiche economiche della Sardegna

Negli anni recenti l’andamento dell’economia della Sardegna è stata caratterizzato da un ciclo espansivo non uniforme, passando da una crescita significativa fino al 2000 ad un profilo più debole negli anni successivi.

A livello nazionale tra il 1996 e il 2000 la crescita media annua del valore aggiunto è risultata di poco inferiore al 2% e si è più che dimezzata nel successivo periodo 2001-2007, scendendo all’1,1%. Rispetto a questa evoluzione l’economia della Sardegna nel periodo 1996-2000 ha registrato un incremento medio annuo dell’1,6%, mentre negli anni successivi la velocità di crescita si è ridotta. La crescita media annua del valore aggiunto tra il 2001 e il 2007 è stata, infatti, dello 0,9%, un risultato di poco inferiore al dato nazionale.

Tab. 1 – Valore aggiunto ai prezzi base in termini reali, variazione % media annua

  1996-00 2001-07 2008-10(*)
Sassari 2,8 1,1 -1,8
Nuoro 1,9 1,0 -2,0
Oristano 2,5 1,4 -1,6
Cagliari 0,8 0,6 -2,0
SARDEGNA 1,6 0,9 -1,9
Sud 2,1 0,8 -1,6
ITALIA 1,9 1,1 -1,6
(*) Le previsioni nel periodo 2008-2010 sono state aggiornate tenendo conto delle più recenti informazioni sull’andamento dei principali indicatori economici.
Fonte:Rapporto sulle Economie Territoriali 2009 - Ufficio Studi Confcommercio

In linea con l’andamento non uniforme dello sviluppo produttivo anche la spesa per consumi delle famiglie della Sardegna ha evidenziato nel corso degli ultimi anni una crescita a doppia velocità: un incremento significativo nel periodo 1996-2000 (+2,7%), mentre nel periodo 2001-2007 l’andamento dei consumi ha evidenziato un forte rallentamento (+0,5%), più marcato di quello che ha caratterizzato l’Italia (Tab. 2).

Dopo la lentezza che ha contraddistinto l’andamento dell’economia regionale degli ultimi anni, il futuro non presenta prospettive entusiasmanti.

A partire dal 2008 e per gli anni successivi, infatti, le prospettive di crescita risentiranno del deterioramento del quadro economico internazionale e nazionale e ciò determinerà una contrazione significativa del valore aggiunto ed, in misura minore, dei consumi, aumentando il rischio che la crisi attuale renda ancora più vulnerabile il tessuto produttivo e occupazionale della regione, specie per quanto riguarda i settori maggiormente rilevanti dell’Isola, come i comparti del commercio e del turismo.

Il divario che separa la Sardegna dal resto del Paese è ancora ampio e continuano ad esserci vecchi problemi strutturali, a cominciare da una dotazione infrastrutturale spesso inadeguata, anche se sono numerose le imprese che hanno avviato un processo di modernizzazione e di innovazione tecnologica.

Tab. 2 – Consumi delle famiglie in termini reali, variazione % media annua

  1996-00 2001-07 2008-10 (*)
Sassari 2,9 0,5 -0,9
Nuoro 2,6 0,4 -1,1
Oristano 2,7 0,3 -1,0
Cagliari 2,7 0,5 -1,0
SARDEGNA 2,7 0,5 -1,0
Sud 2,4 0,4 -0,9
ITALIA 2,5 0,7 -0,7
(*) Le previsioni nel periodo 2008-2010 sono state aggiornate tenendo conto delle più recenti informazioni sull’andamento dei principali indicatori economici.
Fonte:Rapporto sulle Economie Territoriali 2009 - Ufficio Studi Confcommercio

Il valore aggiunto per abitante in un lento processo di convergenza ha registrato un recupero tra il 1995 ed il 2007, ma rimane ancora molto al di sotto della media nazionale, divario che accomuna tutte le regioni del Sud (Tab.3).

Tab. 3 – Valore aggiunto per abitante, valori a prezzi correnti(in euro)

  1995 2000 2007
Sassari 10.819 14.251 17.890
Nuoro 9.323 11.922 15.706
Oristano 8.617 11.309 15.117
Cagliari 12.512 14.932 18.588
SARDEGNA 11.151 13.913 17.614
Sud 9.793 12.302 15.376
ITALIA 15.061 18.711 23.080
divari territoriali – valore aggiunto per abit. (Italia=100)
  1995 2000 2007
Sassari 71,8 76,2 77,5
Nuoro 61,9 63,7 68,1
Oristano 57,2 60,4 65,5
Cagliari 83,1 79,8 80,5
SARDEGNA 74,0 74,4 76,3
Sud 65,0 65,7 66,6
ITALIA 100,0 100,0 100,0
Fonte:Rapporto sulle Economie Territoriali 2009 -  Ufficio Studi Confcommercio

Anche la spesa delle famiglie per abitante, cresciuta nel corso degli ultimi anni, risulta inferiore al dato medio nazionale, ma è poco al di sopra del valore del Sud (Tab. 4).

Tab. 4 – Consumi delle famiglie per abitante, valori a prezzi correnti(in euro)

  1995 2000 2007
Sassari 9.532 12.507 14.557
Nuoro 6.991 9.179 11.165
Oristano 7.561 9.949 11.860
Cagliari 8.160 10.624 12.650
SARDEGNA 8.290 10.848 12.913
Sud 7.777 9.820 11.999
ITALIA 9.937 12.771 15.430
divari territoriali – consumi delle famiglie per abit.(Italia=100)
  1995 2000 2007
Sassari 95,9 97,9 94,3
Nuoro 70,4 71,9 72,4
Oristano 76,1 77,9 76,9
Cagliari 82,1 83,2 82,0
SARDEGNA 83,4 84,9 83,7
Sud 78,3 76,9 77,8
ITALIA 100,0 100,0 100,0
Fonte:Rapporto sulle Economie Territoriali 2009 -  Ufficio Studi Confcommercio

IL MERCATO DEL LAVORO E L’OCCUPAZIONE

Le condizioni del mercato del lavoro in Sardegna e nelle sue province (a differenza del valore aggiunto e del sistema delle imprese, i dati riguardano tutte le province, comprese quelle di recente formazione) evidenziano un contesto di base ancora critico.

Nel 2008 la propensione al lavoro della popolazione attiva della regione, misurata dal tasso di attività[1], si avvicina al 60% (nella provincia di Olbia-Tempio e di Cagliari è ancora più elevata) quando il livello nazionale è pari al 63% e quello della ripartizione del Sud è pari al 52,4%. Le dinamiche registrate dalle diverse componenti delle forze di lavoro in un contesto di bassa crescita hanno, inoltre, contribuito a mantenere elevato il tasso di disoccupazione[2] regionale che nel 2008 è stato pari all’12,2% (6,7% il tasso di disoccupazione nazionale) (Tab. 5).

Tab. 5 – L'offerta di lavoro, anno 2008

  Tasso attività Tasso occupazione Tasso disoccupazione
Sassari 56,3 46,7 16,9
Nuoro 59,5 51,6 13,0
Oristano 58,0 51,3 11,4
Cagliari 62,7 55,5 11,3
Olbia-Tempio 66,7 60,7 8,9
Ogliastra 57,9 50,8 12,1
Medio Campidano 54,4 48,0 11,7
Carbonia-Iglesias 56,6 51,0 10,0
SARDEGNA 59,9 52,5 12,2
Sud 52,4 46,1 12,0
ITALIA 63,0 58,7 6,7
Fonte: Elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio su dati Istat

Nonostante il lento sviluppo produttivo degli ultimi anni vi sono stati riflessi positivi sull’occupazione che ha registrato tra il 2000 ed il 2008 un aumento degli occupati totali della regione che sono passati da 561 mila a 611 mila unità (+50 mila unità, pari ad una crescita dell’8,9%).

Dal punto di vista della composizione settoriale, l’occupazione della regione è concentrata nei servizi, compresi quelli della Pubblica Amministrazione, che rappresentano il 73% degli occupati; valori più ridotti riguardano l’industria (20,9% del totale) e l’agricoltura (6,2%). Rispetto al Sud Italia, la Sardegna ha, da un lato, una quota maggiore di occupati dei servizi e, dall’altro, una quota inferiore di occupati dell’industria (Tab. 6).

Tab. 6 – Gli occupati per macro settori, valori in migliaia

  Sardegna Sud Italia
  2000 2008 2000 2008 2000 2008
Agricoltura 52 38 492 434 1.014 895
Industria 116 128 1.452 1.504 6.575 6.955
Servizi 393 445 4.279 4.543 13.621 15.555
Totale economia 561 611 6.222 6.482 21.210 23.405
comp.%
Agricoltura 9,3 6,2 7,9 6,7 4,8 3,8
Industria 20,7 20,9 23,3 23,2 31,0 29,7
Servizi 70,1 72,8 68,8 70,1 64,2 66,5
Totale economia 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte:Elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio su dati Istat

IL SISTEMA DELLE IMPRESE

Nella regione attualmente operano 173.058 imprese di cui ben 81.397 nei servizi di mercato, ovvero il 47% del totale delle imprese; all’interno di questo macro settore la quota più rilevante è rappresentata dalle 44.676 imprese del commercio, pari al 25,8% del totale (Tab.7).

Tab. 7 – Le imprese registrate

  Sardegna Sud Italia
  2000 2008 2000 2008 2000 2008
AGRICOLTURA 40.725 38.013 472.004 411.011 1.070.786 913.315
INDUSTRIA 32.131 40.986 395.870 447.785 1.426.082 1.617.258
SERVIZI 70.729 81.397 875.586 1.000.208 2.852.304 3.214.134
- Commercio 41.640 44.676 563.902 606.864 1.524.792 1.579.871
NON CLASS. 12.922 12.662 114.909 155.267 349.390 359.360
TOTALE ECONOMIA 156.507 173.058 1.858.369 2.014.271 5.698.562 6.104.067
comp.%
AGRICOLTURA 26,0 22,0 25,4 20,4 18,8 15,0
INDUSTRIA 20,5 23,7 21,3 22,2 25,0 26,5
SERVIZI 45,2 47,0 47,1 49,7 50,1 52,7
 - Commercio 26,6 25,8 30,3 30,1 26,8 25,9
NON CLASS. 8,3 7,3 6,2 7,7 6,1 5,9
TOTALE ECONOMIA 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0 100,0
Fonte:Elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio su dati Movimprese

L’evoluzione tra il 2000 e il 2008 del sistema imprenditoriale locale ha registrato un ridimensionamento della quota delle imprese agricole (dal 26% al 22%), mentre si è rafforzata la presenza sia delle imprese di tutto il settore dei servizi, la cui quota di rappresentanza è passata dal 45,2% al 47,0%; si è ridotto il peso delle imprese del commercio che si avvicina la 26%.

Tra le forme giuridiche adottate dalle imprese della regione, si registra una prevalenza delle ditte individuali che è molto alta nel settore agricolo (il 91,6% delle imprese del settore) e nel commercio (70,5%), ma ha valori significativi anche nell’intero comparto dei servizi (61,3%), un quadro che nel complesso si discosta dalla situazione a livello nazionale dove la diffusione di ditte individuali ha valori più contenuti (Tab. 8).

Non è rilevante, invece, la diffusione all’interno dei settori economici di forme giuridiche più complesse come le società di capitali e le società di persone che interessano rispettivamente il 14,8% e il 18,0% del totale delle imprese della regione.

Se si escludono le imprese “non classificate”, tra le imprese industriali della Sardegna le società di capitali rappresentano il 19,3% del totale del settore (in Italia è pari al 23,2%), mentre le società di persone il 16,4% (18,8% il dato dell’Italia); nel settore dei servizi di mercato considerato nel suo complesso, le società di capitali sono il 14,3%, mentre le società di persone il 21,1%, tutti valori inferiori alla media italiana (Tab.8).

Tab. 8 – Le imprese per forma giuridica, quote % – anno 2008

Sardegna Soc. cap. Soc.pers. Dit. ind. Altre f. Totale
AGRICOLTURA 0,9 5,5 91,6 2,0 100,0
INDUSTRIA 19,3 16,4 61,5 2,8 100,0
SERVIZI 14,3 21,1 61,3 3,4 100,0
– Commercio 10,3 18,6 70,5 0,7 100,0
NON CLASS. 45,8 41,6 1,1 11,5 100,0
TOTALE ECONOMIA 14,8 18,0 63,6 3,5 100,0
Italia Soc. cap. Soc.pers. Dit. ind. Altre f. Totale
AGRICOLTURA 1,3 6,3 90,5 1,9 100,0
INDUSTRIA 23,2 18,8 55,2 2,8 100,0
SERVIZI 21,8 22,2 52,9 3,0 100,0
– Commercio 15,6 18,8 64,9 0,7 100,0
NON CLASS. 49,5 34,6 3,6 12,3 100,0
TOTALE ECONOMIA 20,7 19,7 56,2 3,4 100,0
Fonte:Elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio su dati Movimprese

Gli andamenti relativi al 2008 circa la dinamica imprenditoriale, evidenziano una situazione di crisi in linea con quanto si è registrato nel sistema produttivo del Paese. I riflessi negativi di una fase congiunturale molto debole hanno ridotto la vitalità del sistema imprenditoriale locale, come si desume dall'andamento della nati/mortalità delle imprese.

Se si esclude la voce “imprese non classificate”, tutti i settori economici hanno registrato un calo di imprese, particolarmente pesante nel settore agricolo sulla scia di una maggiore concentrazione delle imprese di produzione.

Fortemente negativo anche il bilancio nel settore dei servizi di mercato che ha registrato nel 2008 un saldo negativo di 1.279 unità, dovuto alle numerose chiusure che si sono verificate nel commercio, nei trasporti e nelle attività legate al turismo.

Per quanto riguarda il solo commercio, nel 2008 vi è stata una prevalenza di cancellazioni di imprese rispetto alle iscrizioni, sia per quanto riguarda l'ingrosso che la rete del dettaglio, che ha determinato un saldo negativo di 851 imprese (Tab. 9).

Tab. 9 – Nati-mortalità delle imprese, 2008

Sardegna Iscritte Cessate Saldo
AGRICOLTURA 1.128 2.133 -1.005
INDUSTRIA 2.465 2.604 -139
SERVIZI 4.086 5.365 -1.279
 - Commercio 2.196 3.047 -851
NON CLASS. 3.006 1.162 1.844
TOTALE ECONOMIA 10.685 11.264 -579
Italia Iscritte Cessate Saldo
AGRICOLTURA 30.789 54.856 -24.067
INDUSTRIA 94.082 116.773 -22.691
SERVIZI 160.008 230.393 -70.385
 - Commercio 82.350 121.210 -38.860
NON CLASS. 125.787 30.064 95.723
TOTALE ECONOMIA 410.666 432.086 -21.420
Fonte:Elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio su dati Movimprese

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[1] Il tasso di attività è il rapporto tra le persone appartenenti alle forze di lavoro e la popolazione di 15 anni e più.

[2] Il tasso di disoccupazione è dato dal rapporto tra le persone in cerca di occupazione e le forze di lavoro, mentre il tasso di occupazione è il rapporto tra gli occupati e la popolazione di 15 anni e più.

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