Edilizia, crediti incagliati: “il Governo intervenga subito o si rischia la paralisi”

Edilizia, crediti incagliati: “il Governo intervenga subito o si rischia la paralisi”

Angaisa denuncia l’immobilismo dell'Esecutivo e una pericolosa sottovalutazione dei problemi, causati anche dalla mancanza di una strategia condivisa.

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13 settembre 2023

“Tutti i nostri timori si stanno purtroppo concretizzando. Lo avevamo denunciato con forza poco prima della pausa estiva: in assenza di misure urgenti e straordinarie il comparto edilizio nel suo complesso rischia di scivolare progressivamente, mese dopo mese, verso il blocco del mercato e ci sono moltissime imprese, ormai prossime al corto circuito economico-finanziario, che non possono permettersi di attendere, sperando nella prossima legge di bilancio”. Questo il nuovo appello di Maurizio Lo Re, Presidente di Angaisa, l’Associazione dei distributori idrotermosanitari aderente a Confcommercio, di fronte ai nuovi dati che confermano la brusca frenata del comparto.

“Per quanto riguarda il nostro settore, anche il mese di luglio ha fatto registrare una flessione significativa. Il secondo trimestre ha chiuso con un -6,63% rispetto allo stesso periodo del 2022. Sono dati – sottolinea Lo Re – allineati a quelli di tutte le principali organizzazioni del comparto che, da diversi mesi, stanno sollecitando il Governo affinché venga ridefinita una strategia efficace e condivisa per il settore dell’edilizia e le filiere collegate. Senza cessione del credito e sconto in fattura, i bonus edilizi non potranno sostenere l’edilizia e, di riflesso, l’economia nazionale, come di fatto è avvenuto in questi ultimi anni”.

Per l’Associazione dei distributori idrotermosanitari è necessario dunque dare risposte immediate ad alcune emergenze contingenti e di non poco conto: da quella che ha colpito i cosiddetti “esodati del superbonus” alla necessità di approvare la proroga del fine lavori per gli interventi condominiali, dall’enorme massa di crediti ancora incagliati e da sbloccare all’esigenza di garantire nuove certezze a famiglie e imprese, per quanto riguarda la possibilità di pianificare e sostenere economicamente in futuro il programma di efficientamento energetico degli immobili, previsto dalla direttiva “Case Green”.

“Senza un’azione coordinata non si va da nessuna parte. Il Governo non può limitarsi a ridimensionare drasticamente gli incentivi senza tenere conto del fatto che migliaia di imprese e di famiglie sono state lasciate, inopinatamente, in mezzo al guado. E’ necessario lavorare da subito a un riordino complessivo dei bonus, prevedendo modalità di controllo ulteriormente rafforzate e tutelando in primis le famiglie a basso reddito. La nostra associazione è pronta a dare il proprio contributo”, conclude Lo Re.

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