Emergenza terremoto, le richieste di Confcommercio Umbria

Emergenza terremoto, le richieste di Confcommercio Umbria

Inviato alla Regione un documento in cui si chiedono una "No tax area" per la Valnerina e misure speciali per commercio e turismo in tutta l' Umbria. Mencaroni: "se le imprese non riusciranno a sopravvivere nei prossimi anni non ci sarà un futuro per i territori colpiti".

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7 novembre 2016

La creazione di una NO TAX AREA per le zone più colpite dal terremoto, almeno per i prossimi tre anni. Il taglio del 50% su imposte, tasse, tributi e contributi - sia nazionali che regionali e comunali - per le imprese del commercio e del turismo di tutta l'Umbria, almeno fino al 31 dicembre del prossimo anno, assieme ad altre misure speciali: sospensione dei pagamenti e dei mutui; cassa integrazione in deroga per tutti, compresi gli stessi imprenditori e i collaboratori familiari; riconoscimento del "danno indiretto" da terremoto, così come avvenuto per il sisma del 1997 in tutta la regione. Sono alcune delle richieste di Confcommercio Umbria e Federalberghi, contenute in un documento inviato alla Regione, alla quale si chiede di farsi portavoce presso il Governo per gli interventi non di sua diretta competenza. "L'obiettivo a cui sono orientate le nostre richieste - commenta Giorgio Mencaroni, presidente Confcommercio e Federalberghi Umbria -  è quello di creare le condizioni per far restare imprese e cittadini sul territorio e di far ripartire l'economia, una volta usciti dall'emergenza.  La situazione in tutta l'Umbria è difficile; nelle aree più colpite è drammatica. Se le imprese non riusciranno a sopravvivere nei prossimi anni, che saranno quelli della ricostruzione, non ci sarà un futuro per quei territori, destinati a quel punto allo spopolamento e all'abbandono. E' uno scenario che va scongiurato ad ogni costo".

 

AL LAVORO CON LA REGIONE E LA PROTEZIONE CIVILE

Confcommercio Umbria partecipa intanto attivamente agli incontri che si susseguono in Regione per definire i primi provvedimenti a sostegno delle imprese, a partire dalla cassa integrazione in deroga, facendosi interprete delle diverse esigenze delle realtà imprenditoriali del luogo, molte delle quali a carattere familiare.  Assieme a Federalberghi, Confcommercio Umbria darà il suo contributo alla campagna della Regione per la promozione dell'Umbria e per una corretta comunicazione che finalmente chiarisca che non tutta la regione è terremotata; una campagna più che mai necessaria, visto che ora tutta la regione è certamente a terra dal punto di vista turistico. In stretto e costante coordinamento con la Protezione Civile, e sulla base delle indicazioni da questa ricevute per le aree di Perugia e Trasimeno, Federalberghi è intanto già riuscita a trovare tutte le sistemazioni alberghiere necessarie, per oltre 1.500 posti letto, destinate ad ospitare gli sfollati che hanno accettato di lasciare momentaneamente i loro territori.

CONFCOMMERCIO IN VALNERINA PER LA STIMA DEI DANNI

Dal 3 novembre, i tecnici Confcommercio Umbria sono di nuovo in Valnerina, a cominciare da Norcia, per contattare direttamente gli imprenditori del commercio, turismo e servizi, e fare con loro una prima conta dei danni subiti, diretti e  indiretti. A Norcia c'è anche l'ufficio mobile di Confcommercio - in Valnerina dal 1° settembre scorso - che è un punto di riferimento per l'assistenza e le informazioni alle imprese sul territorio.  L'ufficio mobile è ora collocato in Viale della Stazione, presso il distributore Esso.

CONTINUA LA RACCOLTA FONDI CONFCOMMERCIO

Prosegue intanto anche la raccolta fondi avviata da Confcommercio Umbria, finalizzata a sostenere progetti in favore delle imprese danneggiate dal terremoto.  Tutte le istruzioni sul sito www.confcommercio.umbria.it.

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