Turismo: con l’accessibilità fatturati su del 20%

Turismo: con l’accessibilità fatturati su del 20%

Faita-Federcamping: “estendere il bacino d'utenza alle persone disabili non è solo una scelta di civiltà, ma significa anche incrementare il fatturato dei nostri campeggi e villaggi turistici”.

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6 febbraio 2024

Con 40 milioni di disabili e 80 milioni dii over 65 in Europa "l'accessibilità non è solo un obiettivo  sociale, ma anche economico''. Lo ha affermato Alberto Granzotto, presidente di Faita-Federcamping, in occasione del Salone dell'accoglienza  Hospitality di Riva del Garda.

"Estendere il bacino d'utenza alle persone disabili non è solo una scelta di civiltà, ma significa anche incrementare il fatturato dei nostri campeggi e villaggi turistici del 20%", ha spiegato a margine del convegno 'Orizzonti accessibili: espandere il turismo all'aria aperta per tutte le età e abilità', uno degli eventi  organizzati dalla Federazione nell'ambito della manifestazione. "Le nostre strutture hanno nel dna il principio dell'inclusione. Con investimenti anche importanti e corsi di formazione – ha aggiunto Granzotto - vogliamo diffondere la cultura dell'attenzione alle persone. L'obiettivo è consentire a ciascuno di godere di una vacanza attraverso un'ospitalità accessibile con servizi 'su misura'.  L'evoluzione di questo percorso comprende anche gli ambienti, dove la cura del design 'mette in soffitta' quello stile 'grigio' che in passato veniva riservato alle persone con disabilità".

La Federazione, che da sedici anni collabora con Village for all V4A, il network nato da un progetto sociale che ha sviluppato nel tempo un software per l'analisi dell'accessibilità delle strutture ricettive - incoraggia le imprese a investire in questa direzione. Oltre alle disabilità motorie, il turismo accessibile considera anche altre esigenze, come quelle degli ipovedenti, che in Italia sono 1,5 milioni, delle persone cieche (360mila), degli ipoudenti e delle persone sorde (7,2 milioni). C'è poi la cosiddetta Silver Economy, che ha pure esigenze di accessibilità, e che nel nostro Paese è rappresentata da 14 milioni di persone, che entro il 2050 saliranno a 19 milioni.

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