Fedagromercati: "reggono i consumi dei prodotti italiani"

Fedagromercati: "reggono i consumi dei prodotti italiani"

Nessuna contrazione delle vendite nei centri all'ingrosso italiani. Guala (Fedagromercati): "lungo la filiera ortofrutticola esiste un presidio di tutela della qualità e della salubrità delle derrate in servizio permanente effettivo".

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7 giugno 2011

I centri agroalimentari all'ingrosso che si rivolgono al mercato interno non hanno registrato contrazioni per quanto riguarda i prodotti italiani, mentre i mercati più"vocati" all'esportazione, soprattutto quelli situati nelle zone del Nord- Est, hanno subito un blocco pari anche al 50% delle vendite perché alcuni Paesi europei hanno vissuto i casi del "batterio killer" con particolare intensità."Se i produttori italiani hanno potuto mantenere il controllo della situazione e i consumatori hanno potuto contare su approvvigionamenti regolari è grazie proprio all'organizzazione e all'efficienza dei nostri mercati all'ingrosso - afferma Ottavio Guala, presidente di Fedagromercati/Confcommercio". In questi centri, infatti, non solo esiste un presidio di tutela della qualità e della salubrità su tutta la filiera ortofrutticola, ma anche gli stessi operatori grossisti si sottopongono a sistematici piani di campionamento con il supporto di adeguati laboratori di analisi.""L'auspicio - conclude Guala - è che sulla vicenda venga fatta chiarezza al più presto, ma il messaggio da tenere presente è che i prodotti transitati attraverso i centri agroalimentari e i mercati all'ingrosso, con destinazione tutte le forme del dettaglio, sono sinonimo di controlli costanti e garanzia di salubrità a tutela del consumatore".

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