Federdistribuzione: "no ad aumento Iva e contributo di solidarietà"

Federdistribuzione: "no ad aumento Iva e contributo di solidarietà"

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26 agosto 2011

Federdistribuzione ribadisce la sua posizione di netta contrarietà all'ipotesi di aumento dell'Iva. ''Ogni analisi che viene prodotta ci consolida in questa posizione e conferma i rischi che un'eventuale aumento comporterebbe per l'inflazione e i consumi'', sottolinea il presidente Giovanni Cobolli Gigli.''Federdistribuzione ha apprezzato e si associa all'intervento di Federalimentare sulla stampa il 25 agosto, condividendone l'analisi per cui l'aumento anche di un punto percentuale dell'Iva sui prodotti alimentari comporterebbe un incremento dei costi per la famiglia media italiana di 50 centesimi al giorno. Ricorda anche quanto evidenziato dall'ufficio studi di Confcommercio, secondo il quale un aumento di un punto percentuale dell'Iva su tutti i prodotti avrebbe un impatto
negativo su consumi e Pil'', continua Cobolli Gigli. La Federazione è anche contraria al contributo di
solidarietà, sul quale crede che sia necessario "porre rimedio, ma non sostituendolo con uno ancora più iniquo quale sarebbe l'aumento dell'Iva". Secondo Federdistribuzione si deve valutare la sostituzione del contributo di solidarietà con un intervento sull'evasione, inserendo la fiscalità di
contrasto. Ipotesi sulle quali ragionare possono essere le pensioni: aumento dell'età pensionabile in tempi ragionevolmente brevi e un'imposta sui grandi patrimoni: 0,5% per i patrimoni che superano i 10 milioni di euro con un tetto a 1 milione di euro.

 


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