Federfiori: "frenare la beneficenza fatta con vendita di fiori e piante"

Federfiori: "frenare la beneficenza fatta con vendita di fiori e piante"

Prendendo spunto dall'iniziativa Aism dell'8 marzo, il presidente Sprocatti sottolinea che "Federfiori è favorevole a tutte le iniziative benefiche ma non è giusto che si danneggi sempre lo stesso settore fatto di migliaia di imprese commerciali".

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2 marzo 2011

In occasione della Festa della Donna dell'8 marzo, l'Aism (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) ha lanciato un'iniziativa tesa a raccogliere fondi: "Una Gardenia per l'Aism, in occasione della festa delle Donna regala questa mimosa". Federfiori vorrebbe porre un argine, "non certo alle iniziative di beneficenza ma all'ostinazione dei loro organizzatori nell'associarle ai prodotti primari del nostro lavoro". In un nota, il presidente Sprocatti sottolinea che "Federfiori vuole semplicemente far caprie al governo, al Parlamento e ai cittadini italiani che il bene collettivo, a cui certo le iniziative umanitarie mirano, non deve andare a scapito delle migliaia di piccole imprese commerciali". "Sono anni- prosegue Sprocatti -che denunciamo come in occasione di molte iniziative benefiche, si donano fiori e piante in cambio di denaro speso in offerte o adesioni, con conseguente drastico restringimento dei consumi a danno dei dettaglianti". "I fioristi - concluse il presidente di Federfiori - sono mossi solo dalla volontà di equilibrare ragioni e diritti delle parti interessate, senza alcuna intenzione di opporsi alla giusta causa del bene comune. Per questo motivo cerchiamno di divulgare il seguente messaggio, donare senza chiedere nulla in cambio".

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