Federpreziosi: "bene Renzi sull'uso del contante"

Federpreziosi: "bene Renzi sull'uso del contante"

Il presidente Aquilino: "estremamente positivo il fatto che si siano riaperte nuove e confortanti prospettive sulla necessità di una seria riflessione sulla limitazione al contante nel nostro Paese".

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11 aprile 2014

Il Governo sembra voler proseguire sulla strada della limitazione all'uso dei contanti, per il quale era stata prospettata  - anche se poi prontamente smentita -  un'ulteriore riduzione.Le indicazioni di Renzi sono infatti per un fisco "meno oppressivo e più operativo. La lotta all'evasione non si fa con i blitz a Cortina o a Ponte Vecchio, ma con un investimento massiccio in information communication tecnology, con tanta innovazione".  A proposito di una stretta sull'uso del contante, il premier la ritiene "macchinosa e poco utile". Commenta  Il presidente di Federpreziosi Confcommercio, Giuseppe Aquilino: "non c'è dubbio che in tema di provvedimenti fiscali il Governo stia premendo sull'acceleratore e si tratta di vedere ora se la macchina risponderà a dovere e con tempestività. Ma, intanto, è estremamente positivo il fatto che si siano riaperte nuove e confortanti prospettive per le azioni che anche Federpreziosi, come le rappresentanze degli altri settori interessati, continua a mettere in atto per riportare l'attenzione sulla necessità  di una seria riflessione sulla limitazione al contante nel nostro Paese". D'altronde, anche autorevoli studi e pubblicazioni dimostrano come sulla lotta al riciclaggio e all'evasione fiscale la riduzione della soglia di circolazione al contante non abbia effetti decisivi. Al tempo stesso, in questo momento particolare per la nostra economia in generale e per artigiani e piccoli commercianti in particolare, le ripercussioni sono pesantemente negative e la revisione della  soglia imposta può essere un utile strumento di ripresa, ponendoci alla pari con gli altri Paesi europei, ad eccezione del Portogallo, che non sono stati così stringenti nel recepire la direttiva europea in materia di  circolazione del contante, che impone il limite a 15.000 euro.

 

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