Federpreziosi: continua l'impegno su nickel e metalli preziosi
Federpreziosi: continua l'impegno su nickel e metalli preziosi
"Stiamo proseguendo in tutte le sedi competenti a livello nazionale ed internazionale con azioni incisive per sensibilizzare le istituzioni sui problemi per l'intera filiera orafa che arrivano dalle penalizzanti normative sui metalli preziosi recentemente entrate in vigore". Parole di Giuseppe Aquilino, presidente di Federpreziosi, dopo l'incontro della Commissione EU della CIBJO (la Confederazione mondiale della gioielleria) con la Commissione Europea che ha avuto luogo a fine giugno a Bruxelles. Della delegazione, guidata dal capo Commissione Thilo Brücker con il presidente della Cibjo, Gaetano Cavalieri, facevano parte esponenti del settore orafo di Francia, Gran Bretagna e Germania, che hanno presentato le istanze concordate a livello europeo da 12 Paesi per sensibilizzare i responsabili della sezione Service for Foreign Policy Instruments dell'Unione Europea. Particolare rilevanza hanno avuto nella discussione le auspicate modifiche ai metodi di valutazione dei livelli di rilascio del nickel – in considerazione delle ripercussioni della normativa in vigore dallo scorso aprile per la commercializzazione di prodotti di oreficeria, gioielleria, orologeria – nonché i problemi collegati alle regole restrittive di certificazione per i metalli preziosi provenienti dalle zone di conflitto, già adottate negli Usa e attualmente sottoposte a pubblico esame in ambito europeo. Per quanto concerne la "normativa nickel", i membri Cibjo si impegneranno sollecitando in particolare i rispettivi organismi di controllo (in Italia l'UNI, Ente Nazionale Italiano di Unificazione) per trovare un'intesa su una più adeguata valutazione di conformità.