Federsicurezza: "Dalla Ue la risposta che auspicavamo"

Federsicurezza: "Dalla Ue la risposta che auspicavamo"

La Commissione Europea riconosce la tesi di FederSicurezza: inopportuno far ricadere i servizi di sicurezza privata nell'ambito di applicazione della Direttiva Servizi nel mercato interno.

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22 marzo 2011

A seguito di una recente interrogazione parlamentare europea, presentata dopo la decorrenza del 28 dicembre 2010, termine previsto per le formulazioni della Commissione sull'esclusione dei Servizi di Sicurezza Privata dalla Direttiva 2006/123/CE, relativa ai servizi nel mercato interno, la Commissione Europea stessa ha fornito, negli scorsi giorni, una risposta scritta che è reperibile, in inglese, sul sito ufficiale del Parlamento Europeo. "La sostanza di questa risposta - si legge in una nota di Fedrsicurezza - è che per la Commissione mettere mani alla materia della Sicurezza Privata non è una priorità, viste anche le difficoltà incontrate nel normare il Trasporto Valori transfrontaliero". FederSicurezza, la Federazione del Settore della Vigilanza e Sicurezza privata aderente a Confcommercio Imprese per l'Italia, vede riconosciuta la sua tesi circa l'inopportunità di far ricadere questo settore nell'ambito di applicazione della Direttiva Servizi, stanti le notevoli differenze normative attualmente esistenti a livello di stati membri e, pur continuando a collaborare con il presidio attivo di CoESS sulla questione, ritiene pertanto altamente improbabile che, nei prossimi tre / cinque anni, lo status quo venga modificato.

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