Protezione delle aziende italiane all’estero, serve una legge

Protezione delle aziende italiane all’estero, serve una legge

Federsicurezza in Senato per sollecitare l’apertura di un mercato in cui operano solo compagnie straniere. Gabriele: “scontiamo un dato culturale negativo che identifica i contractor come mercenari”.

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8 luglio 2021

Il 30 giugno scorso Federsicurezza, la Federazione del settore della vigilanza e della sicurezza privata aderente a Confcommercio, (link al video dell'evento) un gruppo di parlamentari per discutere della regolamentazione dell’attività di protezione delle aziende italiane all’estero.

Si tratta, ha sottolineato nel suo intervento il presidente Luigi Gabriele, di “un mercato miliardario che ci stiamo facendo sfuggire, oggi appannaggio di compagnie straniere che gestiscono perfino i nostri compound militari all’estero, mettendo a rischio anche la sicurezza delle informazioni. Scontiamo un dato culturale negativo a monte, che identifica i contractor come mercenari invece che professionisti fiore all’occhiello del comparto, analogamente a quanto avviene in ambito marittimo per il contrasto alla pirateria”. La risposta dei rappresentanti del popolo (gli onorevoli Luca Frusone ed Emanuele Prisco e i senatori Maurizio Gasparri e Adolfo Urso, presidente del Copasir), è stata unanime nel senso dell’impegno a “portare a casa il risultato” entro fine legislatura, riprendendo le proposte di legge che hanno iniziato il loro percorso parlamentare e regolamentando in maniera adeguata un tassello importante della sicurezza integrata nazionale, fonte peraltro di posti di lavoro e fatturato.

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