Fercargo: "Regolare le condizioni per l'accesso alla rete ferroviaria"

Fercargo: "Regolare le condizioni per l'accesso alla rete ferroviaria"

Il presidente dell'associazione, Giacomo Di Patrizi, intervenendo al Forum Mercintreno ha descritto le criticità che negli ultimi 20 anni hanno provocato lo squilibrio modale a danno del trasporto ferroviario merci.

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1 ottobre 2012

Il presidente dell'associazione FerCargo, Giacomo Di Patrizi, intervenendo al Forum Mercintreno ha descritto le criticità che negli ultimi 20 anni hanno provocato lo squilibrio modale a danno del trasporto ferroviario merci. In primis l'assenza di una politica reale dei trasporti caratterizzata da una visione di sistema non attenta al trasporto ferroviario. Non di meno importanza, l'eccessivo conferimento di contributi statali a modalità di trasporto direttamente concorrenti come l'autotrasporto. "Il trasporto ferroviario merci non ha nessun contributo, escluso l'episodio unico del Ferrobonus, minimo contributo di circa 25 mln euro, peraltro a sostegno dei clienti e non delle imprese di tutto il comparto". Fra gli strumenti necessari a favorire il rilancio del settore ferroviario merci c'è sicuramente l'istituzione dell'Autorità dei trasporti, continua Di Patrizi, la stessa, deve "vigilare sulla concorrenza fra le varie modalità". "Ma soprattutto controllare e regolare sulle condizioni che caratterizzano l'utilizzo della rete ferroviaria". Le regole e modalità di accesso all'infrastruttura, aggiornate ogni anno attraverso il Prospetto informativo della rete proposto da RFI alle imprese ferroviarie, creano ostacoli alle attività delle imprese ferroviarie e allo sviluppo del comparto ferroviario merci. Un esempio attuale è la proposta di interruzione dei servizi di manovra negli scali gestiti da RFI dal Dicembre 2013, questo provvedimento rischia di bloccare quel minimo traffico (6% quota nazionale) che oggi esiste nel nostro paese. Aggiunge Di Patrizi, "il trasporto ferroviario merci ha bisogno di un sostegno a termine e non interventi di finanziamento a pioggia, un azione utile a rilanciare il comparto e rendere in futuro auto sostenibili i servizi e i progetti di traffico realizzato. "Infine - segnala il Presidente - esiste oggi un contributo che percepisce Trenitalia Cargo a titolo di servizio universale per traffico ferroviario sviluppato nel sud Italia. Perché non utilizzare quelle risorse per tutto il sistema e ad uso di tutti gli operatori presenti sul mercato?"

 

 

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