Fiavet contesta le nuove richieste di pagamento del canone Rai

Fiavet contesta le nuove richieste di pagamento del canone Rai

La Rai sta sollecitando alle agenzie di viaggio il pagamento del canone se in possesso di un apparecchio munito di sintonizzatore. Giovannoni: "comunicazioni che generano confusione e distolgono l'attenzione degli agenti dal loro lavoro".

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20 giugno 2012

"Le nuove richieste di pagamento del canone Rai che stanno arrivando in questi giorni in tutte le agenzie di viaggio italiane sono inutili e sgradevoli. La Rai cerca di fare cassa tornando a chiedere soldi alle agenzie". Fortunato Giovannoni, presidente della Fiavet, commenta così il fatto che la Rai sta sollecitando alle agenzie di viaggio il pagamento del canone qualora queste siano in possesso di un apparecchio munito di sintonizzatore, quindi un televisore oppure un computer in grado di ricevere il segnale digitale o satellitare. Ma le agenzie posseggono per lo più solamente computer connessi alla rete Internet, necessari per l'attività di impresa e già esclusi dall'obbligo di pagamento del canone. "Soprattutto in un periodo di alta stagione come quello che stiamo attraversando, durante il quale gli agenti cercano di portare a casa con fatica qualche risultato, riteniamo incomprensibile l'invio di queste nuove comunicazioni, che generano confusione e distolgono l'attenzione degli agenti dal loro lavoro" aggiunge Giovannoni.

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