Turismo organizzato, negli ultimi due anni persi 27 miliardi

Turismo organizzato, negli ultimi due anni persi 27 miliardi

Fiavet ha partecipato alla venticinquesima edizione della Borsa mediterranea del turismo alla Mostra d'oltremare a Napoli.

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18 marzo 2022

"Il comparto del turismo organizzato, bloccato per due anni dalla pandemia e dal divieto sui viaggi extra Ue, è ancora in forte sofferenza". Questo il grido di allarme lanciato dalle Associazioni di categoria (Fiavet Confcommercio, Astoi Confindustria, Aidit-Federturismo, Assoviaggi-Confesercenti. Maavi-Conflavoro Pmi) nel corso della venticinquesima edizione della Borsa mediterranea del turismo svoltasi alla Mostra d'oltremare a Napoli.

Il biennio 2020-2022 - hanno detto - ha registrato un calo del fatturato di 27 miliardi (21,1 a cui andranno aggiunti altri sei che verranno persi quest'anno). Il governo non ha ancora stanziato sostegni per il 2021, mentre per il Fondo unico per il turismo, previsto dalla Legge di Bilancio e recentemente aumentato dal Sostegni ter, sono stati previsti 225 milioni da ripartire per tutti i player della filiera turistica. "È evidente - hanno commentato le Associazioni - l'incapienza ed esiguità di tali risorse; a fronte delle perdite subite sarebbero necessari almeno 500 milioni solo per il turismo organizzato. Il governo provveda subito a deliberare un nuovo scostamento di bilancio per mettere a disposizione del settore sostegni adeguati". 

Sul fronte occupazionale i dati non sono dei più rosei. Rispetto ai dati pre-pandemia, infatti, circa il 20% delle imprese del turismo organizzato ha chiuso i battenti e secondo le stime delle associazioni a fine 2022 si arriverà al 35%.

A questa situazione di crisi si è aggiunto anche il conflitto ucraino-russo, che ha generato una forte instabilità geopolitica e una diminuzione significativa del potere di acquisto degli italiani. "Sul fronte degli arrivi, nel 2019 gli arrivi dalla Russia erano pari a circa 1,8 milioni di persone, sei
milioni di presenze e generavano una spesa di 984 milioni di euro".

Con Pasqua alle porte, l'allentamento delle misure, approvate il 17 marzo scorso dal Consiglio dei ministri, "avrebbero potuto essere più coraggiose per consentire ai turisti di prenotare serenamente le proprie vacanze in Italia, prendendo come esempio la Francia ed altri Paesi dove tutte le limitazioni sono già state tolte". Per quanto riguarda le partenze, "dopo i primi positivi segnali di ripresa, si sta assistendo ad un raffreddamento delle prenotazioni sui viaggi internazionali, dovuto al clima di timore e di incertezza generato dal conflitto bellico". 

Le Associazioni hanno quindi chiesto al governo di attivare "un meccanismo di detraibilità fiscale delle spese per vacanza, sul modello di quelle sanitarie, sostenute dai consumatori per l'acquisto di pacchetti o servizi turistici presso agenzie di viaggi/tour operator, prevedendo un triennio di sperimentazione". Infine, "il mancato prolungamento della moratoria sui finanziamenti, mutui e prestiti comporterà per le imprese pesanti conseguenze fino alla definitiva cessazione dell'attività se non si interverrà in modo mirato sul settore". 

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