Fiavet: "sospesa l'offerta di pacchetti viaggio per l'Egitto"

Fiavet: "sospesa l'offerta di pacchetti viaggio per l'Egitto"

Il presidente Renzi: "per chi ha già prenotato previsti viaggi alternativi, vaucher o rimborsi". "E' arrivata la segnalazione della Farnesina di sconsigliare le partenze e i tour operator si sono adeguati decidendo il blocco delle partenze".

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31 gennaio 2011

In merito alla crisi che sta sconvolgendo l'Egitto, il presidente Fiavet Cinzia renzi ha sottolineato che "da oggi, e fino a cessazione della crisi, quasi tutti i tour operator italiani sospendono l'offerta di pacchetti viaggio per l'Egitto. Per chi ha già prenotato previsti viaggi alternativi, vaucher o rimborsi". "Ieri è arrivata la segnalazione della Farnesina di sconsigliare le partenze - ha spiegato Renzi - e i tour operator si sono adeguati decidendo il blocco delle partenze per l'Egitto. Le ultime partenze ci sono state sabato, e qualcosa anche ieri, anche se per la verità sono soprattutto partiti aerei vuoti, per far tornare gli italiani che sono lì. Niente Mar Rosso, dunque, per centinaia di italiani". "Il viaggio a Sharm si vende tutto l'anno - ha sottolinea la Renzi - quindi sarebbero stati in molti a partire i primi di febbraio. I nostri contatti ci dicono che a Sharm la situazione è tranquilla, non si vedono i carri armati di cui hanno parlato i telegiornali, ma in ogni caso le agenzie hanno deciso di bloccare tutti i viaggi per l'Egitto, non solo al Cairo dove la situazione e' obiettivamente incompatibile con un viaggio turistico". E se centinaia dovranno rinunciare al viaggio, sono altrettanti quelli che avevano già prenotato: "A loro proporremo un altro viaggio nello stesso periodo, o un vaucher per una prossima pazienza, o in alcuni casi il rimborso. Si possono rivolgere all'ufficio legale della Fiavet". "Difficile, comunque, rientrare dell'intera somma questo è un problema annoso, che non dipende solo da noi - ha aggiunto il presidente Fiavet- non è possibile che se c'è una rivolta in un Paese l'agenzia di viaggi perde tutti i soldi, siamo già in una crisi incredibile. Dobbiamo rivedere il fondo di garanzia, che non prevede situazioni di questo genere, per evitare che questi inconvenienti ricadano solo sulle spalle di noi operatori. Prima la Tunisia, ora l'Egitto: se questa situazione si prolunga siamo letteralmente rovinati".

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