Sale la fiducia delle imprese, giù quella dei consumatori

Sale la fiducia delle imprese, giù quella dei consumatori

Le rilevazioni Istat indicano un aumento da 115,3 punti a 116 della fiducia dei consumatori e una diminuzione da 103,9 a 103,7 di quella delle imprese. Dato in crescita per i servizi (da 104,7 a 105,1), sostanzialmente stabile il commercio al dettaglio (da 104,3 a 104,4).

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27 settembre 2018
 A settembre aumenta l'indice del clima di fiducia dei consumatori, che passa da 115,3 punti a 116 con progressi diffusi a tutte le componenti della fiducia. L'indice composito del clima di fiducia delle imprese mostra invece il terzo peggioramento consecutivo (da 103,9 a 103,7), ma con un "ritorno alla crescita per la fiducia del settore manifatturiero", che sale da 105 a 105,7 punti. Tutte le componenti del clima di fiducia dei consumatori, spiega l'Istat, sono in miglioramento: il clima economico e quello futuro, dopo il calo registrato lo scorso mese, aumentano, rispettivamente, da 136,7 a 137,8 e da 119,3 a 120,2, così come il clima corrente, che passa da 112,8 a 114,1; la componente personale sale per il terzo mese consecutivo passando da 108,5 a 109,3. Con riferimento alle imprese, il clima di fiducia registra una dinamica positiva nel settore manifatturiero (da 105 a 105,7) e in quello dei servizi (da 104,7 a 105,1); nel commercio al dettaglio l'indice rimane sostanzialmente stabile (da 104,3 a 104,4) mentre nelle costruzioni diminuisce da 139,3 a 136,9. Passando ad analizzare le componenti dei climi di fiducia, nel comparto manifatturiero migliorano i giudizi sugli ordini in presenza di attese sulla produzione stabili rispetto al mese scorso; il saldo delle scorte di magazzino è in aumento. Nel settore delle costruzioni, si registra un deterioramento sia dei giudizi sugli ordini sia delle aspettative sull'occupazione. Per quanto riguarda il settore dei servizi, l'aumento dell'indice di fiducia è dovuto essenzialmente ad un deciso miglioramento dei giudizi sull'andamento degli affari mentre i giudizi e le attese sugli ordini sono in peggioramento. Nel commercio al dettaglio si evidenzia una dinamica positiva delle attese sulle vendite future mentre i relativi giudizi peggiorano rispetto al mese scorso; le scorte di magazzino sono giudicate in lieve accumulo.

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