Fino al 2 marzo i saldi: spesa media di 260 euro

Fino al 2 marzo i saldi: spesa media di 260 euro

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2 gennaio 2013

Nel complesso i saldi invernali 2013 dovrebbero creare, sotto la Mole, un giro d'affari di circa 104 milioni di euro, 16 in meno rispetto a quelli ipotizzati per i saldi d'inizio anno 2012. In media a Torino ogni nucleo familiare quest'anno dovrebbe spendere circa 260 euro (contro i 300 dell'anno scorso) per abbigliamento e accessori a prezzi scontati. Sono queste le stime ipotizzate dalle categorie dell'abbigliamento aderente all'Ascom torinese. "Dopo un Natale - spiega Francesco Cena, presidente del Sindacato Abbigliamento dell'Ascom di Torino e provincia - quasi totalmente all'insegna dell'accessorio' e del 'piccolo pensiero' da scontrino medio al di sotto dei 30 euro, il messaggio che ora lanciamo ai consumatori è un messaggio di sicuro business. I commercianti devono infatti alleggerire le rimanenze di magazzino e i nostri clienti potranno tranquillamente scegliere fra importanti 'capispalla', snobbati a Natale, e prodotti sicuramente 'freschi' di stagione e a prezzi più che vantaggiosi, con sconti che potranno anche arrivare al 30% per poi passare in alcuni casi fino al 40 - 50% dopo le prime settimane di vendita". In tutti i casi la grande kermesse dei "saldi invernali" inizia, a Torino e in tutto il Piemonte sabato 5 gennaio per concludersi sabato 2 marzo 2013: otto settimane che prendono il via alla vigilia dell'Epifania e che si spera possano dare un po' d'ossigeno al settore, dopo mesi e mesi di sofferenza per la complessiva grave situazione della nostra economia e per le conseguenti preoccupazioni che hanno indubbiamente frenato la fiducia e la voglia di spendere dei consumatori. Le speranze e le attese ci sono tutte. I commercianti già da giorni sono impegnati nel conto alla rovescia, così come i consumatori sempre più attenti e preparati all'acquisto - business, il più possibile mirato, consono al budget famigliare e in linea con la migliore tradizione del "made in Italy". A guardare oltre le otto settimane di vendite a prezzi scontati e ai risultati che si spera possano, sia pure in parte, risollevare le sorti di un settore in forte difficoltà, è però la presidente dell'Ascom torinese, Maria Luisa Coppa, per la quale non è più assolutamente ammissibile "la mancanza di una concreta azione politica che, a livello nazionale e locale, si ponga l'obiettivo conclamato e prioritario della crescita per ridare finalmente spinta ai consumi e fiducia ai mercati".

 

 

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