Fipe chiede di far pagare l'Iva anche ai ristoranti dei circoli

Fipe chiede di far pagare l'Iva anche ai ristoranti dei circoli

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24 settembre 2013

"Non toccate l'Iva sulla ristorazione sociale, cioè quella relativa ai pasti nelle scuole e nelle aziende". È quanto afferma Lino Stoppani, presidente Fipe-Confcommercio, sulla base di indiscrezioni di eventuali ritocchi dell'aliquota più bassa, cioè quella applicata anche ai pasti serviti nei luoghi frequentati da studenti e lavoratori. Fipe mette bene in chiaro la sua posizione e suggerisce anche il rimedio. "Eeistono attività di ristorazione – specifica Stoppani – come quelle relative a circoli privati, circoli sportivi, sagre e feste di partito che sono esenti da Iva e da imposte dirette. Pertanto, prima di ipotizzare un aumento di qualsiasi aliquota sarebbe bene far pagare l'imposta sul valore aggiunto a chi ne è del tutto esente, mettendo fine a disequilibri sociali e concorrenza sleale nel mercato". Fipe fa notare, infine, come un eventuale aumento dell'aliquota del 4% sulla ristorazione scolastica e dei dipendenti pubblici andrebbe a gravare sui bilanci dei Comuni o di altre amministrazioni.

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