Fipe: “la distanza di due metri non ha basi scientifiche"

Fipe: “la distanza di due metri non ha basi scientifiche"

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17 marzo 2021

"È ora di finirla di complicare l'attività degli imprenditori e diffondere inutile allarmismo tra i cittadini”. È la secca reazione della Fipe alle raccomandazioni di nuovo rapporto redatto da Inail, Iss, Aifa e Ministero della Salute che quanto al distanziamento fisico indica che sarebbe opportuno aumentarlo "fino a due metri, laddove possibile e specie in tutte le situazioni in cui venga rimossa la protezione respiratoria come, ad esempio, in occasione del consumo di bevande e cibo".  

“È gravissimo – prosegue Fipe - che le istituzioni preposte alla tutela della salute abbiano messo nero su bianco il suggerimento ammettendo candidamente nello stesso documento che non esistono basi scientifiche a supporto. In questo modo le autorità sanitarie perdono credibilità. Invece di inventarsi strumenti sempre nuovi per mortificare le speranze di ripresa di una vita normale degli italiani e dei ristoratori, dovrebbero concentrarsi su come accelerare la campagna vaccinale per portare fuori il Paese dal dramma dei lockdown.

Secondo la Federazione, “qui si continua a giocare con i numeri senza capire che le conseguenze sociali ed economiche sono e saranno devastanti. Nel frattempo, festeggiamo il terzo mese al verde, senza ristori, con il 90% dei locali chiusi e senza alcun piano per la riapertura. È un momento drammatico, serve responsabilità a tutti i livelli: non si uccide un comparto da un milione di lavoratori senza alcuna base scientifica".

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