Fipe: gli imprenditori immigrati vanno "governati"

Fipe: gli imprenditori immigrati vanno "governati"

Operazione della GdF Veneto: avviate le procedure per la chiusura di diversi bar e ristoranti cinesi i cui titolari avrebbero prodotto certificazioni fasulle. Sommariva: "gli immigrati sono una risorsa ma vanno assistiti".

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15 luglio 2011

Una rete di imprenditori cinesi che operava per agevolare l'immigrazione clandestina di connazionali attraverso 'paraventi' di attività lecite è stata scoperta dalla Guardia di Finanza del Veneto. Sono cosi' finiti in carcere due cinesi, un uomo e una donna, di 28 e 29 anni, insieme a un veneziano di 63, ritenuti ai vertici del ''sistema criminale''. Nell'inchiesta sono coinvolte oltre
un migliaio di imprese e ditte individuali riconducibili a cittadini cinesi e distribuite in tutta Italia. Sono state avviate anche le procedure per la chiusura di diversi bar e ristoranti i cui titolari, cinesi, avrebbero prodotto certificazioni fasulle. La Fipe plaude al lavoro della Guardia di Finanza, sottolineando per bocca del direttore generale Edi Sommariva che "gli immigrati sono una risorsa sia per il nostro Paese, sia per i pubblici esercizi, ma non abbiamo certo bisogno di altre mafie". Ben 38mila sono le imprese straniere nella ristorazione, più del 12% del totale. Di queste un terzo è nel nord est. Circa il 13% è in mano ai cinesi. "Affinché questi imprenditori immigrati - ha detto ancora Sommariva - siano una risorsa utile vanno 'governati' e assistiti per consentire loro di svolgere concorrenza leale all'interno del settore di attività. E' proprio ciò che sta facendo la nostra Associazione Internazionale Imprenditori Stranieri".

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