Fipe: "sui rifiuti fai la differenza"

Fipe: "sui rifiuti fai la differenza"

Parte da Napoli la campagna ideata per lanciare un segnale forte a tutte le parti coinvolte nel ciclo dell'immondizia. In attesa di ricevere i bidoni di colore diverso, gli esercenti continueranno a diversificare la spazzatura come potranno.

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13 giugno 2008
Fipe: “sui rifiuti fai la differenza�

Fipe: “sui rifiuti fai la differenza�

 

Non si è fatta attendere la risposta degli esercenti di Napoli all’ appello lanciato dal presidente del Consiglio sui volontari della spazzatura. Muniti anche solo di sacchi neri in attesa che l’Asia, l’Azienda comunale per la raccolta dei rifiuti, distribuisca loro i bidoncini per differenziare la spazzatura, alcuni esercizi iscritti alla Fipe stanno già dando il buon esempio. Come il bar del Lido Varca… d’Oro a Varcaturo, che distingue spontaneamente i contenitori dell’immondizia, e bar pasticcerie come il Giuseppe Bellavia al Vomero e lo Scaturicchio Armando in centro città, che tuttavia vivono il problema anche degli orari di raccolta visto che i laboratori entro le 14 circa finiscono la loro attività e a quell’ora non possono depositare i residui del loro lavoro. E che dire del Bagno Elena a Posillipo? Come altri otto stabilimenti balneari, ha richiesto all’Asia i bidoncini colorati che da due mesi sono fermi nei depositi e non vengono consegnati. Proibitissimo utilizzarne altri, perché non conformi per lo svuotamento automatico. E qui c’è pure la beffa, perché esiste un’ordinanza comunale del 3 giugno che subordina il rilascio dell’idoneità sanitaria a una serie di condizioni tra cui la raccolta differenziata. Il buon esempio, dunque, parte dai pubblici esercizi che chiedono di poter avere i bidoncini entro un mese, affinché l’operazione di buona volontà si tramuti in ordinaria amministrazione per tutti quanti.

È questo l’obiettivo finale della campagna dal titolo “Sui rifiuti fai la differenza� nella speranza che l’iniziativa di Napoli si tramuti in un’esperienza da replicare addirittura in tutte le province italiane. I pubblici esercizi vogliono lanciare un segnale forte alle istituzioni e a tutte le parti coinvolte nel ciclo dell’immondizia. In attesa di ricevere i bidoni di colore diverso, continueranno a diversificare la spazzatura come potranno. È il modo più semplice ed elementare con cui Fipe ed Ascom Napoli vogliono dimostrare la loro volontà di tutelare il territorio anche a dispetto della criminalità organizzata, il cui ruolo deviante è ormai sulle cronache di tutti i giornali.

L’iniziativa per non avere un carattere strumentale dovrebbe essere sostenuta da segnali altrettanto forti da parte dei soggetti coinvolti. Infatti, se i bidoni di rifiuti differenziati, se e quando saranno distribuiti, verranno poi scaricati in un contenitore unico, nella stessa discarica, l’iniziativa degli esercenti sarà utile solo a testimoniare che la volontà dei cittadini non trova seguito nelle decisioni politiche. In effetti esiste da anni un esempio positivo di tutela ambientale legata agli scarti tossici che finora è stato poco menzionato: la raccolta degli olii esausti di frittura. I ristoratori di tutta Italia, napoletani compresi, evitano di inquinare l’ambiente e di creare danni alla salute dell’uomo aderendo al consorzio Conoe (Consorzio Obbligatorio Nazionale di raccolta e trattamento Oli e grassi vegetali ed animali Esausti). Il problema della raccolta differenziata ha il suo picco a Napoli, ma in realtà è diffuso in tutta Italia. Si tratta di un tema difficile da gestire, perché comporta un’opera di sensibilizzazione dei cittadini. “I pubblici esercizi cioè svolgono un ruolo di ‘front office’, cioè di congiunzione fra politici e cittadini â€" ha commentato il presidente Fipe, Lino Enrico Stoppani â€" e per questo motivo la campagna che parte da Napoli vuole poi essere replicata su tutto il territorio italiano. Il loro esempio può tramutarsi in una lezione sulle modalità diverse da provincia a provincia con cui separare i rifiutiâ€�. Le istruzioni su come differenziare i rifiuti saranno riportate sul blog “agendaitalia.netâ€�.

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