Fisco, crescita e lavoro: settimana di fuoco per il Governo

Fisco, crescita e lavoro: settimana di fuoco per il Governo

Doppia riunione del Consiglio dei ministri, oggi e mercoledì, per varare la delega fiscale e il Documento di Economia e Finanza (Def) che certificherà il peggioramento delle prospettive economiche. Lavoro: aperture sulla flessibilità in entrata.

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16 aprile 2012

Un Consiglio dei ministri dedicato a temi importanti come la delega fiscale e all'azzeramento del
beauty contest, tanto temuto dall'azienda di Silvio Berlusconi. Un vertice con i leader di maggioranza per discutere di crescita, trovare un accordo definitivo sul ddl lavoro e parlare
dei nodi della Rai, dell'Imu e degli esodati. Una seconda riunione del governo con all'ordine del giorno il Documento di Economia e Finanza (Def) che certificherà il peggioramento delle prospettive economiche. Sarà una settimana impegnativa per Mario Monti, soprattutto sul fronte del rapporto con partiti sempre più nervosi in vista di un voto per le amministrative su cui, almeno stando ai sondaggi, spira forte il vento dell'antipolitica. Per non parlare della riapertura dei mercati,che potrebbe riservare nuove brutte sorprese al professore. Il presidente del Consiglio parteciperà stamattina ad una conferenza organizzata dall'Aspen Institute a Villa Madama dall'impegnativo titolo "I protagonisti italiani all'estero". Tornerà poi a Palazzo Chigi dove è in programma una riunione ristretta con i ministri economici e poi, nel tardo pomeriggio, il Cdm dedicato alla delega fiscale. Nel testo dovrebbe trovare spazio l'istituzione di un fondo in cui convogliare le risorse recuperate dall'evasione. Ma anche su questo il ministro Passera ha smorzato facili entusiasmi. Sia sui tempi della sua entrata in vigore (inevitabilmente lunghi visto lo strumento legislativo usato), sia sulla destinazione delle risorse per tagliare le imposte, visto che il fondo potrebbe essere usato anche per stimolare la crescita o ridurre il debito. Ciò che Passera non dice è che Vittorio Grilli, sostenuto dal premier, per ora non ha nessuna intenzione di immettere risorse nel fondo per paura che parta l'assalto alla 'diligenza'. Domani, invece, ci sarà una cena organizzata da Monti con Alfabo, Bersani e Csini allo scopo di stemperare le tensioni fra (e con) i partiti e cercare di siglare un nuovo patto che porti il governo fuori dalle secche in cui si sta impantanando, anche a causa delle difficoltà crescenti dei partiti che, in vista dell'imminente
voto, come ha detto il leader del Pd devono in qualche modo rispondere allo scontento del Paese.
Un modo per farlo e' sicuramente quello di far ripartire l'economia. Con i leader della maggioranza il capo del governo discuterà principalmente di questo. Ascolterà le proposte dei leader e ribadirà le sue convinzioni: ricette magiche o ''ideone'' non ce ne sono, l'unica soluzione è realizzare il prima possibile il pacchetto di riforme del governo, a cominciare da quella sul lavoro. Sul ddl è ormai chiaro che Monti è aperto ad un miglioramento del testo, soprattutto sul fronte della flessibilità in entrata. Parte delle richieste del Pdl potrebbero quindi essere accolte, a condizione che non venga messo in dubbio l'equilibrio complessivo della riforma (a cominciare dal compromesso sull'articolo 18). Comunque vada l'incontro, il giorno successivo (mercoledì) ci sarà un nuovo Cdm per il varo del Def. A Palazzo Chigi smentiscono che dietro lo slittamento del documento che certificherà il peggioramento dei dati sul Pil vi siano ragioni politiche. Resta però il sospetto che il vertice coi leader possa avere una qualche influenza sull'odg della riunione.

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