Fisco, Fimaa: "sulla casa azioni di terrorismo finanziario"

Fisco, Fimaa: "sulla casa azioni di terrorismo finanziario"

Da Agenzia del Territorio e Nomisma dati pesanti sulla situazione del mercato. La Federazione aderente a Confcommercio punta il dito contro fisco e banche.

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26 novembre 2012

"Siamo preoccupati per il numero di vendite di immobili residenziali previsto entro la fine dell'anno stimate intorno a 450.000 unità, dato notevolmente più basso rispetto alle previsioni del primo semestre e ciò non per una disaffezione dell' investitore-risparmiatore della casa, ma perché frutto di una serie di azioni sul fronte fiscale che possiamo considerare di terrorismo finanziario e per una mancanza di disponibilità da parte delle banche ad erogare mutui che vanno a distorcere in pieno il mercato immobiliare che, non ci stancheremo mai di ricordare, rappresenta il 20% del Pil". E' il commento di Fimaa-Confcommercio agli ultimi dati sull'andamento del mercato immobiliare, diffusi recentemente da Agenzia del Territorio e Nomisma (secondo la prima nel terzo trimestre 2012 e
compravendite sono scese del 25,8% rispetto all'anno scorso, mentre per la seconda a fine anno si fermeranno a -21,99% rispetto al 2011). "Tutte queste azioni - continua la Federazione -sconvolgono il mercato immobiliare così come tanti altri settori dell'economia italiana rendendo il cittadino incerto sulle prospettive della sua gestione familiare.Ribadiamo che in Italia esiste una grande necessità di acquistare o prendere in locazione delle abitazioni per i giovani, i single e per le fasce meno abbienti, ma che questi desideri sono castrati dall'impossibilità di accedere ad un mutuo e dalle incertezze determinate dalle politiche economiche". Inoltre, per la Fimaa, "continua a mancare da decenni una politica delle locazioni a sostegno di un mercato particolarmente difficile, il risparmiatore italiano si è dovuto sostituire allo Stato mettendo a disposizione immobili in locazione, ma oggi questo stesso soggetto, che ha sostenuto una carenza del pubblico, viene castigato perché considerato ricco e speculatore. Gli italiani sono consapevoli che il patrimonio familiare e la casa continuino a rappresentare un sano e conveniente investimento di lungo periodo".

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