E' partita da Torino e dal Piemonte la mobilitazione degli agenti di commercio per la difesa della propria impresa professionale e del proprio diritto al lavoro, messi a rischio di sopravvivenza dalla lunga crisi economica, trasformatasi ormai in vera recessione anche per l'aggravio dei costi d'impresa e delle tasse divenute insostenibili. Il grido d'allarme è stato lanciato, il 1 dicembre, nella Sala Arancio di Torino Lingotto nel corso del Convegno, dal titolo "Non si può morire di fisco", organizzato dal Comitato Regionale Piemonte e Valle D'Aosta Fnaarc, aderente a e che ha visto la partecipazione del presidente nazionale, Adalberto Corsi.. "La grave situazione economica iniziata nel 2008 e che via via si è aggravata sempre più - ha dichiarato Gino Mattiolo presidente della Fnaarc di Torino e Coordinatore Regionale - ha messo in ginocchio tutto il settore commerciale e fra questi gli Agenti di Commercio che sono stati i primi a subirne gli effetti recessivi.""I consumi - ha proseguito Mattiolo - sono crollati a livello di 30 anni fa, i negozi chiudono e di conseguenza le nostre vendite ed i nostri fatturati crollano. Inoltre i nostri ricavi sono falcidiati dall'aumento dei costi di impresa ( costo dei carburanti, delle autostrade etc..), ma soprattutto dall'aumento degli oneri contributivi e delle tasse che ci sottraggono ormai oltre il 75% dei ricavi impedendo quindi gli investimenti per lo sviluppo dell'attività e penalizzando soprattutto i giovani. I parametri di congruità degli Studi di Settore, poi, non tengono conto dell'attuale realtà economica. Vi è poi l'annosa questione Irap. Al Governo chiediamo di intervenire perché sia rispettata la sentenza della Corte di Cassazione che, a sezioni riunite, ha stabilito che gli agenti di commercio privi di autonoma organizzazione non debbano pagare la tassa Irap. L'Agenzia delle Entrate, nonostante i ripetuti solleciti della nostra Federazione, non ha mai chiarito cosa si debba intendere per autonoma organizzazione". Nel suo intervento il presidente nazionale Fnaarc Nazionale Adalberto Corsi ha sottolineato che la Fedrazione è consapevole "della difficoltà relativa ai conti pubblici, ma sappiamo anche che gli Agenti di commercio non sono una categoria a rischio di evasione, che sono tartassati e che, come sancito dalla sentenza della Corte di Cassazione, devono essere esentati dal pagamento dell'Irap."