Fondo impresa femminile, il contributo per le donne

Fondo impresa femminile, il contributo per le donne

L'incentivo sostiene la nascita e la crescita delle imprese femminili, nate o in via di costituzione. Lapini (Terziario Donna): “Strumento concreto ed efficace che risponde alle richieste che da tempo riceviamo”.

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8 marzo 2023

"Le donne che vogliono avviare un’impresa o rafforzare la loro attività imprenditoriale hanno ora  a disposizione uno strumento concreto ed efficace che risponde alle urgenze e alle richieste che da tempo riceviamo dalle nostre associate in tema di finanziamenti e formazione”. È soddisfatta Anna Lapini, presidente di Terziario Donna Confcommercio, per l’attivazione del Fondo del Ministero dello Sviluppo economico a favore dell’imprenditoria femminile.

L’obiettivo, in particolare, è incentivare le donne ad avviare e  rafforzare nuove attività imprenditoriali e a realizzare  progetti innovativi. Sul piatto ci sono 200 milioni di euro (160 di fondi Pnrr e 40 milioni già stanziati nella legge di  bilancio 2021) sotto forma di contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati. Quanto alle domande per ottenere il finanziamento:

  • per l'avvio di nuove  imprese femminili o costituite da meno di dodici mesi la  compilazione sarà possibile dalle ore 10 del 5 maggio prossimo e la presentazione dalle ore 10 del 19 maggio;
  • per lo sviluppo di imprese femminili costituite da oltre dodici  mesi la compilazione sarà possibile dalle ore 10 del 24  maggio e la presentazione dalle ore 10 del 7  giugno.    

"Sono molto soddisfatto perché attiviamo uno strumento molto  atteso sul quale abbiamo puntato fortemente per incentivare e  valorizzare le capacità creative e innovative delle donne nel  mondo delle imprese", commenta il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, per il quale "non si  tratta solo di una misura finanziaria ma di una vera riforma per promuovere e diffondere la cultura  dell'imprenditorialità femminile".    

“Attendiamo di conoscere i dettagli operativi per capire quale sarà la  portata effettiva dell’investimento per le imprenditrici, per le lavoratrici autonome e per le professioniste dei nostri settori che tanto hanno sofferto in questi due anni di pandemia. Ci auguriamo, quindi, che questo sia un primo passo verso un percorso di promozione dell’imprenditoria femminile che rappresenta uno dei settori strategici per lo sviluppo del Paese”, conclude da parte sua Anna Lapini.

Che cos’è il Fondo Impresa Femminile

È un incentivo nazionale per sostenere la nascita di nuove imprese femminili da realizzare in 24 mesi, ma anche lo sviluppo e il consolidamento delle realtà già esistenti. Il Fondo mette a disposizione 200 milioni di euro. A partire dall’8 giugno 2022, il Mise ha disposto la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande.

Come funzionano i contributi 

Le agevolazioni sono applicate a programmi d’investimento della durata massima di due anni e con un tetto di spesa ammissibile diversificato: 250.000 euro per le nuove imprese e 400.000 euro per imprese già esistenti.

La misura mette a disposizione un contributo a fondo perduto che varia a seconda della dimensione del progetto:

  • per progetti fino a 100mila euro, l’agevolazione copre fino all’80% delle spese (o fino al 90% per donne disoccupate), tetto massimo di 50mila euro;
  • per progetti fino a 250mila euro, l’agevolazione copre il 50% delle spese, fino a un massimo di 125mila euro.

Cosa finanzia il Fondo?

Le risorse del Fondo Impresa Donna sono impiegate per finanziare determinate tipologie di interventi, tra cui:

  • contributi a fondo perduto per avviare imprese femminili (con particolare attenzione alle imprese individuali e alle attività libero professionali in generale e con specifica attenzione a quelle avviate da donne disoccupate di qualsiasi età);
  • finanziamenti a tasso zero o comunque agevolati – sarà ammessa anche la combinazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti – per avviare e sostenere le attività d’imprese femminili;
  • incentivi per rafforzare le imprese femminili, costituite da almeno 36 mesi, sotto la forma di contributo a fondo perduto del fabbisogno di circolante nella misura massima dell’80% della media del circolante degli ultimi 3 esercizi;
  • percorsi di assistenza tecnico-gestionale per attività di marketing e di comunicazione durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti o di compimento del programma di spesa, anche attraverso un sistema di voucher per accedervi;
  • investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, a beneficio esclusivo delle imprese a guida femminile tra le start-up innovative e le PMI innovative, nei settori individuati in coerenza con gli indirizzi strategici nazionali.

Quali le imprese hanno diritto alle agevolazioni

Il Fondo Impresa Donna è destinato sia a imprese nuove che già esistenti, ed è accessibile a quattro categorie di beneficiari:

  • cooperative e società di persone con almeno il 60% di donne socie. Da sottolineare che i legali rappresentanti o amministratori non siano mai stati condannati con sentenza definitiva per reati che costituiscono motivo di esclusione dagli appalti;
  • società di capitale con quote e componenti del CDA per almeno due terzi di donne, anche in questo caso deve sussistere l’assenza di condanne definitive per i reati che comportano esclusione degli appalti pubblici;
  • imprese individuali la cui titolare è una donna e risulti non condannata in via definitiva per reati che costituiscono motivo di esclusione dagli appalti;
  • lavoratrici autonome che presentano l’apertura della Partita IVA entro 60 giorni dalla comunicazione positiva della valutazione della domanda;
  • persone fisiche con l’intenzione di avviare l’attività purché, entro 60 giorni dalla comunicazione positiva della valutazione della domanda, trasmettano documentazione dell'avvenuta costituzione.

Come presentare domanda

Il modulo per la richiesta degli incentivi è disponibile da maggio sulla piattaforma online di Invitalia che gestirà la presentazione delle domande per conto del Ministero dello sviluppo economico.

Lo sportello verrà aperto in due fasi:

  • per le imprese nuove o costituite da meno di 12 mesi, la compilazione è disponibile dalle 10 del 5 maggio 2022, mentre la presentazione della domanda dalle 10 del 19 maggio 2022; 
  • per le imprese già avviate o costituite da più di 12 mesi, la compilazione è partita alle 10 del 24 maggio 2022 e la presentazione dalle 10 del 7 giugno 2022.

L'avvio delle nuove attività  imprenditoriali (nei settori dell'industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, commercio e turismo, fornitura di servizi) sarà supportato con azioni dirette nel percorso di formazione e  attraverso servizi di assistenza tecnico-gestionale.  Le agevolazioni saranno concesse a fronte di programmi di  investimento.

Fipe: “una boccata d’ossigeno per 112mila attività”

"Una vera e propria boccata d'ossigeno per il settore dei pubblici esercizi". Così Valentina Picca Bianchi, presidente del gruppo Donne Imprenditrici di Fipe-Confcommercio, che parla di un contributo importante "non solo per le oltre 112mila attività, bar, ristoranti e aziende di catering, gestite da imprenditrici che in questi ultimi due anni hanno dovuto fare i salti mortali per continuare a lavorare nonostante la pandemia, ma anche per tutte quelle donne che hanno un sogno e vogliono trasformarlo in realtà. Un aiuto a chi ha resistito e un incentivo a chi scommette su se stessa". '

'Le donne sono la spina dorsale del comparto dei pubblici esercizipoco meno del 30% delle imprese è a titolarità femminile ed è donna il 51,4% dei dipendenti. Dare valore a queste componenti contribuendo a far crescere il numero di attività femminili - conclude Picca Bianchi - significa scommettere sulla vera anima del settore dell'ospitalità''.

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