"L'investimento su cinema e teatri? Si moltiplica per 5"

"L'investimento su cinema e teatri? Si moltiplica per 5"

Secondo un'indagine Agis-Università lulm ogni euro speso nella gestione di una struttura cinematografica o teatrale genera 1,7 euro di produzione di beni intermedi sul territorio e 2,4 euro di valore aggiunto. Fontana: "la fruizione di uno spettacolo è capace, in alcuni casi, di quintuplicare il valore economico iniziale rappresentato dal semplice costo dell'ingresso".

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13 novembre 2018

"Creare una catena del valore dell'industria culturale e dello spettacolo è un passaggio importantissimo nello sviluppo economico del territorio e delle città". Carlo Fontana, per 15 anni sovrintendente al Teatro alla Scala di Milano e da cinque anni presidente dell'Agis, l'Associazione nazionale dello spettacolo, commenta così un'indagine condotta da Agis e Università lulm in collaborazione con la società Malmo. I dati della ricerca evidenziano l'effetto "moltiplicatore" che la spesa per spettacoli teatrali, cinematografici e concertistici produce sull'ambiente economico circostante. "La fruizione di uno spettacolo è capace, in alcuni casi, di quintuplicare il valore economico iniziale rappresentato dal semplice costo dell'ingresso", spiega. Per questa ragione, secondo Fontana, il sostegno alle imprese culturali e creative e l'incentivo al consumo culturale sono efficaci per alimentare questo meccanismo virtuoso. La ricerca evidenzia, più nel dettaglio, che ogni euro speso nella gestione di una struttura cinematografica o teatrale genera 1,7 euro di produzione di beni intermedi sul territorio e 2,4 euro di valore aggiunto. Numeri che a livello nazionale costituiscono grandezze rilevanti se si considera che lo scorso anno la spesa complessiva in Italia ha sfiorato i 6 miliardi di euro. "Tra i benefici indiretti del consumo culturale ci sono le ricadute sull'immagine internazionale di una città legate alla programmazione di festival ed eventi artistici", aggiunge Fontana. L'età media degli spettatori? Per circa un terzo uomini e donne di età compresa fra i 35 e i 44anni.

Dal Corriere della Sera del 13 novembre 2018

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