A Torino migliora la fiducia delle imprese

A Torino migliora la fiducia delle imprese

Indagine Format Research per Confcommercio Torino: il 67% delle imprese del terziario si dice ottimista per il futuro dell’economia italiana. Ricavi in miglioramento, stabile l’occupazione

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2 marzo 2023

Migliora la  fiducia delle imprese del terziario torinese sull'andamento dell'economia italiana: il 67%, infatti, è ottimista sul futuro (per il 50%  resterà uguale e per il 17% migliorerà). È quanto emerge da una ricerca realizzata da Format Research per Confcommercio Torino su un campione di 800 aziende associate. Dallo studio emerge anche un miglioramento dei ricavi delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi, così come crescono le imprese che negli ultimi tre mesi  hanno chiesto credito, il 20%  delle quali per investimenti. Resta stabile, inoltre, la situazione occupazionale (lo dice l'86% degli intervistati).

L'analisi evidenzia, poi, che il 64% circa delle imprese dei pubblici esercizi e del commercio al dettaglio rilevano cambiamenti significativi nelle abitudini dei consumatori. Nello specifico, il  46,6% ha notato una riduzione degli acquisti, il 39,9% una riduzione del volume di spesa e il 30% una riduzione della  qualità dei prodotti acquistati. I servizi più richiesti dai  consumatori negli ultimi tre anni son state consegne a domicilio, prenotazioni/acquisti online e l'utilizzo dei social come mezzo di  contatto diretto con l'impresa.

"Il 2022 si è concluso con un trimestre finale moderatamente positivo e il 2023 sta confermando che le imprese hanno la volontà di superare le difficoltà attuali e nonostante le complessità, gli imprenditori stanno dimostrando una maggiore fiducia e alcuni tornano ad investire - sottolinea la presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia, Maria Luisa Coppa noi siamo in prima linea nel decifrare lo scenario e nel proporre percorsi di sviluppo innovativi per supportare le imprese nella loro evoluzione, con un'attenzione particolare ai giovani imprenditori under 35, che spesso faticano ad accedere agli strumenti e ai progetti a loro dedicati. L'integrazione tra il patrimonio di esperienza delle attività storiche e le nuove proposte per affrontare con successo il mercato è la chiave per dare gambe solide alla corsa del ricambio generazionale in atto. Ma non possiamo essere da soli in questa impresa, è necessario che le istituzioni facciano la loro parte sburocratizzando, agevolando e sostenendo anche materialmente".

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