Violenza sulle donne: il mondo Confcommercio dice basta!
Violenza sulle donne: il mondo Confcommercio dice basta!
In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre, Terziario Donna ha lanciato una campagna social che coinvolge e mobilita l’intero sistema confederale.
“La vita delle donne è un valore. Difendiamola, insieme”. Questo lo slogan della campagna social lanciata da Terziario Donna Confcommercio in occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale Contro la Violenza sulle Donne. La campagna è diffusa dalle pagine social e dal sito di Terziario Donna dal 24 novembre con centottantaquattro testimonials, uomini e donne di Confcommercio, che hanno prestato il loro volto per rappresentare, attraverso diversi mosaici di foto in bianco e nero, l’impegno dell’intero sistema confederale.
Anna Lapini (Presidente del Gruppo nazionale Terziario Donna): "Lavorare insieme per estirpare questa piaga sociale"
La presidente di Terziario Donna in occasione del lancio della campagna social contro la violenza sulle donne ha sottolineato che “per estirpare questa piaga sociale, questo germe della violenza, verbale, psicologica, economica, fisica, sessuale, è necessario lavorare insieme, uomini e donne, con un forte impegno condiviso e costante di tutti e di ciascuno, in qualsiasi ambito e contesto, da quello privato a quello lavorativo”.
“Il femminicidio – ha proseguito la Presidente nazionale di Terziario Donna - è l'ultimo estremo comportamento di uomini che portano in sé il germe della violenza, una violenza che esercitano ogni giorno attraverso piccoli gesti apparentemente insignificanti ma sintomatici di una mentalità che di fatto non riconosce che ogni persona è libera di scegliere della propria vita. Non devono essere solo le donne a essere messe sull’avviso, ma ognuno di noi, chiunque percepisce questi segnali in un amico, un figlio, un padre, un collega ha il dovere di non sminuirli, ma al contrario di far capire a chi questa violenza la esercita che un altro modo, e un altro mondo, è possibile. Un impegno individuale, che si deve accompagnare a quello collettivo, insieme alle Forze dell’ordine, agli operatori, agli organi di informazione, alla magistratura, alle reti di sostegno: serve la massima attenzione, più ascolto, più formazione, più educazione finanziaria, perché alla base della libertà di scelta c’è l’indipendenza economica”.