Gli interventi richiesti da Conturismo
Gli interventi richiesti da Conturismo
Gli interventi richiesti da Confturismo
· riduzione temporanea dell'aliquota IVA per tutti i servizi turistici, al livello più basso applicato oggi nei Paesi europei;
· applicazione al settore turismo degli incentivi per la creazione di nuova occupazione, ivi compreso il credito d’imposta previsto dalla legge 23 dicembre 2000, n. 388 , anche in relazione ai contratti a tempo determinato stipulati per ragioni di stagionalità che nel periodo compreso tra il 1° ottobre 2001 e il 31 dicembre 2002, determinino un incremento del numero dei dipendenti occupati rispetto al numero dei dipendenti occupati nel corrispondente mese dell’anno precedente;
· proroga della cassa integrazione guadagni straordinaria alle agenzie di viaggio e turismo (compresi gli operatori turistici) fino al 31 dicembre 2002 ed estensione della stessa anche alle imprese fino a 50 dipendenti;
· attenuazione del peso della contribuzione dovuta, per l’anno 2002, all’assicurazione generale obbligatoria ed alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi gestite dall’INPS per l’invalidità, la vecchiaia ed i superstiti, anche con differenti intensità per le diverse categorie di impresa
· credito di esercizio straordinario: si richiede, nell’ambito del regime “de minimis” l’attivazione di una linea di credito agevolato per il finanziamento dei costi di seguito elencati a titolo puramente esemplificativo, sostenuti per lo svolgimento delle attività di Agenzia di Viaggi e Operatore Turistico:
a) costi per il personale impiegato sia subordinato sia autonomo;
b) costi per servizi di consulenza tecnologica e per acquisizione di nuove conoscenze;
c) spese promozionali e pubblicitarie
d) costi per attrezzature e materiale d’ufficio;
· differimento dei termini per i versamenti di imposte e contributi;
· proroga dei termini per l’adeguamento degli impianti destinati alla prevenzione incendi.
· detraibilità dell’ IVA per il “turismo d’affari” , con lo scopo di sostenere uno dei segmenti più penalizzati in questo momento, così come avviene in alcuni Paesi membri (Germania, Belgio, Spagna, Finlandia, Lussemburgo, Olanda, Svezia e Gran Bretagna) che prevedono tale deducibilità;
· non imponibilità dell’Ici per i concessionari di beni demaniali per uso turistico;
· ampliamento del Fondo previsto dal decreto legislativo 111/95 alla copertura delle spese sostenute dai clienti delle Agenzie di Viaggio italiane per la permanenza forzata all’estero a causa del temporaneo blocco di spazi aerei .