Gli Usa evitano il "baratro fiscale"

Gli Usa evitano il "baratro fiscale"

Dopo il Senato, anche la Camera dei Rappresentanti ha approvato in extremis l'accordo che evita il "fiscal cliff". Obama avverte il Congresso: "non possiamo non pagare il conto che ci è già stato presentato".

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2 gennaio 2013

Dopo il Senato, anche la Camera dei Rappresentanti statunitense ha approvato in extremis l'accordo che evita il "baratro fiscale" con 257 voti favorevoli e 164 contrari. Il testo prevede in particolare un aumento della pressione fiscale per i contribuenti più abbienti: l'aliquota sui redditi
superiori ai 450mila dollari l'anno passerà dal 35% attuale al 39,5%. Il presidente Barack Obama ha accolto con soddisfazione il voto, sottolineando di aver in tal modo rispettato la promessa fatta in campagna elettorale di un sistema fiscale più equo. In un breve discorso, Obama ha comunque avvertito i Repubblicani di non essere disposto a negoziare le condizioni per un aumento del tetto massimo del debito: "discuteremo su molte questioni, ma non vi sarà alcun dibattito con questo Congresso sul fatto di dover pagare quanto prestabilito dalle leggi che ha approvato: ripeto, non possiamo non pagare il conto che ci è già stato presentato".


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