Grecia: via libera al piano di aiuti

Grecia: via libera al piano di aiuti

L'Eurogruppo ha approvato all'unanimità il meccanismo di sostegno finanziario triennale: nelle casse di Atene saranno versati 110 miliardi di euro, di cui 80 a carico dei Paesi euro e 30 carico dell'Fmi.

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3 maggio 2010
L’Europa sbloccherà in pochi giorni gli aiuti alla Grecia, in tempo perché il governo Papandreou possa far fronte ai titoli pu

L’Europa sbloccherà in pochi giorni gli aiuti alla Grecia, in tempo perché il governo Papandreou possa far fronte ai titoli pubblici in scadenza (per 8,5 miliardi) il prossimo 19 maggio. E’ stato l’Eurogruppo - riunito in sessione straordinaria alla presenza del presidente della Bce, Jean-Claude Trichet - a dare all’unanimità il via libera al meccanismo di sostegno finanziario triennale grazie al quale nelle casse di Atene saranno versati  110 miliardi di euro, di cui 80 a carico dei Paesi euro e 30 carico dell’Fmi (quest’ultimo li approverà in settimana). Nel 2010 gli aiuti ammonteranno a 45 miliardi di euro, di cui 30 arriveranno dai prestiti bilaterali che gli Stati di Eurolandia concederanno ad Atene ad un tasso del 5% e la cui erogazione sarà coordinata dalla Commissione Ue. Il principale contribuente sarà la Germania, con 8,4 miliardi di euro, seguita dalla Francia con 6,3 miliardi e dall’Italia con 5,5 miliardi. I ministri dell’Eurogruppo hanno anche deciso di stanziare 10 dei 110 miliardi per un fondo di stabilizzazione delle banche greche da attivare in caso di necessità. E hanno appoggiato l’ipotesi di una partecipazione delle banche della zona euro al piano: “tutti i ministri sono d’accordo - ha detto il presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker - per veder assieme ai rappresentanti del settore bancario del proprio Paese quale contributo volontario le banche potranno eventualmente dare”. Un vertice dei capi di Stato e di governo dell’Eurozona è stato comunque convocato dal presidente della Ue, Herman Van Rompuy, per venerdì 7 maggio, per fare il punto della situazione sull’iter della concessione dei prestiti nei vari Paesi e per uno scambio di vedute su cosa fare per il futuro per prevenire altre crisi e per garantire la stabilità della zona euro.

Soddisfatto il presidente della Bce: “l’attivazione del piano di aiuti era necessaria per garantire la stabilità della zona euro”, ha affermato Trichet al termine della riunione, sottolineando come “la decisione presa è perfettamente in linea con quanto auspicato, un buon risultato”. Tira un sospiro di sollievo, almeno per il momento, soprattutto il ministro greco delle finanze, George Papaconstantinou, che - a proposito del programma di austerità chiesto ad Atene per poter ricevere i prestiti - parla di una “decisione difficile per il popolo greco ma necessaria'” Poi con orgoglio assicura che Atene “rimborserà fino all’ultimo euro” i prestiti ricevuti, e come la Grecia non si senta assolutamente “un Paese sotto tutela, ma un Paese che si assume le proprie responsabilità”.

L’attuazione del programma greco sarà comunque monitorata costantemente, con una valutazione che la Commissione Ue - ha spiegato il commissario Ue agli affari economici e monetari, Olli Rehn - darà ogni tre mesi, in collaborazione con la Bce.

 

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