I balneari chiedono urgentemente la revisione delle aliquote Iva

I balneari chiedono urgentemente la revisione delle aliquote Iva

Dopo una stagione difficile come quella 2002, con cali di presenze fino al 50%, il Sindacato di categoria chiede l'uniformazione delle aliquote Iva al 10%

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25 ottobre 2002
TURISMO: SIB, RIVEDERE ALIQUOTE IVA PER IL COMPARTO BALNEARE

 

Il Sib chiede al Governo di rivedere aliquote Iva per comparto balneare

 

“Urgente la revisione delle aliquote Iva, soprattutto dopo una stagione difficile come quella 2002, con cali di presenze fino al 50%”. E’ questa la richiesta prioritaria avanzata dal Sindacato Italiano Balneari (S.I.B.), aderente alla Fipe/Confcommercio: ''Chiediamo pertanto anche per le nostre attività – prosegue il S.I.B. - l'uniformazione delle aliquote Iva al 10%, impegnandoci ad abbattere della stessa quota i listini dei servizi balneari''. Le vacanze in spiaggia sono un patrimonio tutto italiano: 7.600 km di coste, 12.000 imprese, 40.000 addetti, 1,3 miliardi  di euro di giro d'affari, il 63% dell'intero comparto turistico nazionale. Gli stabilimenti balneari da sempre fanno scuola in tutto il mondo, offrendo una gamma di servizi unici per completezza, qualità, creatività: una lunga tradizione che va sostenuta e promossa. Questo è quello che chiedono gli imprenditori, sollecitando al Governo un intervento per definire problematiche fiscali e regolamenti che ancora limitano le attività.

Al Governo il S.I.B. chiede l’adozione di interventi straordinari quali:

Ø       la creazione di un tavolo tecnico per il confronto degli organi centrali e periferici della pubblica Amministrazione (Ministeri, Regioni, Comuni) e le Associazioni di categoria sulle tematiche attinenti al demanio e l’assolvimento delle funzioni delegate sul demanio marittimo,

Ø       omogeneità dell’aliquota Iva per tutti i segmenti interessati al turismo portando anche quella degli stabilimenti balneari al 10% così come è già in vigore per gli alberghi, i pubblici esercizi, i campeggi, ecc;

Ø       presentazione di un provvedimento legislativo ad hoc che, a prescindere dal passaggio del demanio marittimo dai beni indisponibili dello Stato ai beni disponibili dei Comuni, offra garanzie chiare sull’acquisto da parte dei concessionari balneari delle aree di sedime sulle quali insiste lo stabilimento;

Ø       interventi di recupero dei litorali colpiti dal fenomeno erosivo.

 

 

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