I dettaglianti orafi chiedono più tranquillità

I dettaglianti orafi chiedono più tranquillità

Il presidente Aquilino e gli orafi romani ringraziano i Carabinieri per la cattura del finto prete che aveva rapinato la gioielleria Eleuteri a Roma, ma per la sicurezza servono aliquote più basse sui premi assicurativi.

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15 luglio 2011

Il 4 luglio scorso la gioielleria Eleuteri, in pieno centro di Roma, venne rapinata da un finto prete. Dopo meno di una settimana. il rapinatore è stato individuato e arrestato. Giuseppe Aquilino, presidente dei dettaglianti orafi italiani di Confcommercio, ha espresso il più vivo apprezzamento ai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma. "Rappresento una categoria - ha detto - che deve considerare la sicurezza come sfida quotidiana e che matura esperienze spesso drammatiche, stimolo a riflessioni importanti da parte di chi è chiamato a compiti di rappresentanza". "E' un momento molto difficile per il settore orafo romano - ha sottolineato da parte sua Paolo Paolillo, consigliere alla sicurezza di Confcommercio Roma e presidente Ooorario degli orafi della capitale -ripetutamente oggetto di attacchi criminosi. La criminalità ha preso di mira anche un collega che opera in un noto centro commerciale: c'è solo da augurarsi che la spirale s'interrompa a breve termine grazie al contributo che definirei eccellente dei Carabinieri, della Polizia e forze dell'ordine in generale, che rappresentano per noi un punto di riferimento. Certamente, la videosorveglianza ha giocato un ruolo fondamentale nell'individuazione del finto prete". "Non vorrei - ha concluso Aquilino - che coprire le spese del premio assicurativo diventasse una impresa troppo ardua visto che è gravato dal 22,50% di imposte. Una sensibile riduzione dell'aliquota fiscale gioverebbe non poco al comparto e alla tranquillità degli operatori".

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