Icc: le famiglie "provano" a ripartire

Icc: le famiglie "provano" a ripartire

Dopo il +1,9 per cento di aprile, l'Indicatore dei Consumi Confcommercio rileva anche per il mese di maggio un aumento su base annua pari all'1,1 per cento. In crescita le spese per giochi, lotterie e scommesse.

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5 luglio 2011

Dopo l'incremento dell'1,9% registrato ad aprile, l'Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) rileva anche per il mese di maggio 2011 un aumento su base annua pari all'1,1%, archiviando quindi i primi due mesi consecutivi con variazioni positive sopra lo zero dall'inizio del 2010. Ma i dati grezzi degli ultimi mesi, influenzati da alcuni effetti statistici, debbono essere letti con una certa cautela anche alla luce della diminuzione (-0,1%) registrata a maggio dall'ICC in termini congiunturali. A giugno si stima, infatti, una flessione della produzione industriale dello 0,1% rispetto a maggio ed un aumento degli ordini dello 0,3%. La dinamica tendenziale dell'ICC di maggio riflette un aumento della domanda relativa ai servizi (+1,6%) ed un recupero della spesa per i beni (+0,9%). I prezzi dei beni e dei servizi che compongono l'indicatore hanno evidenziato a maggio una modesta decelerazione del tasso di crescita tendenziale (+1,3% a fronte del +1,4% di aprile; La domanda per i beni ed i servizi ricreativi ha mostrato, rispetto a maggio dello scorso anno, un incremento dell'1,6%, andamento che riflette principalmente il permanere di un trend decisamente espansivo delle spese per giochi, lotterie e scommesse. I consumi per i beni e i servizi per la mobilità hanno mostrato un aumento, rispetto a maggio del 2010, dello 0,6%; all'interno dell'aggregato, solo per il trasporto aereo la domanda continua ad essere caratterizzata da una tendenza espansiva. Nel mese di maggio la domanda di beni e servizi per le comunicazioni e per l'ICT domestico ha registrato, rispetto allo scorso anno, un incremento del 6,4% consolidando il trend già emerso nei mesi più recenti. I volumi acquistati dalle famiglie per i beni e servizi per la cura della persona hanno mostrato, a maggio, un incremento dello 0,7%. La domanda di beni e servizi per la casa ha mostrato, a maggio, una flessione dello 0,5%. All'interno di questo segmento di consumo permangono elementi di criticità della domanda per il settore dei mobili, che sconta da mesi diminuzioni di un certo rilievo. Infine, per quanto concerne la spesa delle famiglie per i prodotti alimentari, le bevande e i tabacchi la stima di maggio segnala un ridimensionamento della domanda dell'1,0%, a sottolineare come l'aumento registrato ad aprile sia derivato principalmente da fattori stagionali e non da una ripresa dei consumi. Nell'ultimo trimestre a media mobile l'indicatore segnala comunque un recupero. La flessione di maggio è sintesi di una crescita della domanda per i servizi (+0,2%) e di una riduzione di quella relativa ai beni (-0,2%). Variazioni debolmente positive si sono registrate solo per la domanda di beni e servizi ricreativi (+0,5%) e per i beni e servizi per le comunicazioni (+0,2%). Gli altri comparti hanno registrato una tendenza alla diminuzione. Questi dati portano a leggere le positive tendenze registrate su base annua non tanto come l'inizio di una fase di ripresa consolidata della domanda, ma come una stabilizzazione dei livelli di consumo delle famiglie che cercano faticosamente di recuperare quanto perso nei periodi precedenti.

 

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