Icc: rallenta il calo degli acquisti per i beni di largo consumo

Icc: rallenta il calo degli acquisti per i beni di largo consumo

Secondo l'Indicatore dei Consumi Confcommercio di novembre, "il dato peggiore è quello delle immatricolazioni delle auto che sfiora il -30 per cento". "La tenuta dei consumi alimentari confermata anche dai primi consuntivi sulle spese di Natale".

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9 gennaio 2009
Icc: rallenta il calo degli acquisti per i beni di largo consumo

Icc: rallenta il calo degli acquisti per i beni di largo consumo

 

Secondo i dati dell’Indicatore dei Consumi Confcommercio, a novembre si è verificata un’ulteriore flessione dei consumi ma, allo stesso tempo, c’è stato un rallentamento del processo di riduzione degli acquisti per beni e servizi di largo e frequente consumo. Si ferma, dunque, intorno al –2% per l’anno 2008 la domanda interna per consumi. Il dato peggiore che emerge è certamente quello delle immatricolazioni delle auto per uso privato che sfiora il –30%, mentre il dato positivo è rappresentato dalla tenuta dei consumi alimentari che sembra essere confermata in qualche misura anche dai primi consuntivi sulle spese di Natale: questi gli elementi più significativi che emergono dall’ICC che, a novembre 2008, segnala una flessione tendenziale del 3,3% in termini di quantità. Nella media del periodo gennaio-novembre le quantità acquistate hanno registrato una riduzione, in termini tendenziali, del 2,2% a fronte della crescita pari all’1,1% registrata nell’analogo periodo del 2007. Il permanere di uno stato di forte criticità sul versante della domanda delle famiglie viene segnalato anche dall’andamento dell’indice Isae sul clima di fiducia dei consumatori il quale, dopo la sensibile flessione subita a novembre, continua la discesa anche nel mese di dicembre. E la tendenza al ridimensionamento dei consumi continua a condizionare le dinamiche produttive interne. Secondo il Centro Studi di Confindustria, infatti, la produzione industriale registrerà nell’ultimo trimestre dell’anno una flessione del 4,2%, amplificando il progressivo deterioramento rilevato nei mesi precedenti.

Il dato di novembre dell’Icc continua a riflettere un’evoluzione negativa della domanda di beni (-4,6% in quantità rispetto all’analogo mese del 2007) a cui si associa una modesta riduzione per quella relativa ai servizi (-0,1%). Nella media del periodo gennaio-novembre 2008, la domanda rivolta al comparto dei servizi registra una flessione dello 0,7% a fronte del +2,3% dell’analogo periodo del 2007. Un analogo peggioramento viene registrato nella media dei primi 11 mesi dell’anno, anche per la domanda di beni (-2,9% a fronte del +0,6% per il 2007). L’inflazione sembra non essere più un problema per l’economia italiana. L’Italia continua ad importare dall’estero le spinte al ribasso dei prezzi, in modo particolare quelle derivanti dalla discesa delle quotazioni delle materie prime energetiche. La sensibile tendenza al ridimensionamento delle dinamiche inflazionistiche è ben evidenziata dai prezzi relativi al paniere di beni e servizi che compongono l’Icc che, nel complesso, ha fatto registrare a novembre una crescita dell’1,6% a fronte del 3,3% di giugno. In termini tendenziali una sensibile flessione è stata rilevata per i beni ed i servizi per la comunicazione mentre l’incremento più significativo ha interessato l’aggregato alimentari, bevande e tabacchi.

In termini reali, il dato di novembre accentua la tendenza negativa dei consumi per quasi tutti i beni e servizi che compongono l’ICC, con le uniche eccezioni rappresentate dai beni per le comunicazioni e, in misura più contenuta, dai beni e servizi per la cura della persona. Dopo il +1,9% registrato nel mese di ottobre, la domanda per beni e servizi ricreativi subisce nuovamente un arresto (-1% in termini tendenziali) dovuto principalmente alla componente della spesa per spettacoli, cinema e manifestazioni sportive. Ad eccezione della domanda di supporti magnetici e digitali e della spesa per lotterie e concorsi a pronostico, le restanti componenti dell’aggregato confermano la tendenza negativa che ha caratterizzato l’ultimo biennio.

La stima per novembre 2008 della domanda per i servizi di ristorazione e d’alloggio mostra una contenuta flessione dei consumi delle famiglie (-0,3% in termini tendenziali) confermando i risultati non particolarmente brillanti conseguiti a partire dal secondo trimestre 2008. Da segnalare il progressivo deterioramento della domanda di beni e servizi per la mobilità (-19,4% in termini reali rispetto all’analogo mese del 2007) dovuta al permanere di una situazione fortemente critica per gli acquisti di autovetture (in calo di quasi il 30%) e motocicli da parte delle persone fisiche e delle spese per il trasporto aereo. Il dato di novembre conferma la dinamicità della domanda relativa ai beni e servizi per le comunicazioni, con una variazione in termini reali del +7%, evoluzione a cui ha contribuito la tendenza decisamente espansiva degli acquisti di dotazioni per l’informatica e telecomunicazioni. Ciò nonostante, anche questo aggregato presenta un sensibile rallentamento rispetto al 2007. Nella media del periodo gennaio-novembre 2008, la domanda rivolta al comparto registra un aumento del 6,8% a fronte del +13,5% dell’analogo periodo del 2007. In linea con quanto accaduto lo scorso anno, la domanda relativa ai beni e servizi per la cura della persona ha evidenziato un ulteriore aumento delle quantità vendute (+1,4% nel mese, +2,3% nel complesso del periodo gennaio-novembre), evoluzione che continua ad essere determinata quasi esclusivamente dalla domanda per prodotti farmaceutici e terapeutici. Continua l’evoluzione negativa degli acquisti di articoli d’abbigliamento e calzature che, dopo le flessioni degli ultimi 3 mesi (-5,5% in agosto, –2,4% in settembre e –4,2% in ottobre), registra a novembre un’ulteriore riduzione delle quantità acquistate dalle famiglie (-3,4%). Nella media dei primi undici mesi la flessione della domanda per i prodotti del settore è stata del 3,1%.  Anche a novembre la domanda di beni e servizi per la casa subisce una flessione delle quantità vendute (-2,8%) rispetto allo stesso mese dello scorso anno. La media dei primi undici mesi dell’anno indica una flessione della domanda per i prodotti dell’aggregato pari a 1,6 punti percentuali.

Infine, per quanto concerne la domanda delle famiglie per i prodotti alimentari ed i tabacchi, la stima per novembre 2008 evidenzia un’ulteriore flessione delle quantità acquistate (-3,3% in termini tendenziali) portando la riduzione dei consumi nel periodo gennaio-novembre al 3,6% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno.

 

 

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