Il governo accelera sulle tutele per i rider

Il governo accelera sulle tutele per i rider

Entro marzo saranno pronte le norme che regoleranno il contratto di lavoro i fattorini del cibo a domicilio. I dettagli saranno messi a punto a breve: il governo è orientato a inserire la norma in un Dl di prossima presentazione, probabilmente quello del reddito di cittadinanza.

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15 gennaio 2019

Il governo accelera sulle nuove tutele per i rider, i fattorini del cibo a domicilio, e annuncia che entro marzo saranno pronte le norme che regoleranno il contratto di lavoro di questi  lavoratori . E' il Ministero del Lavoro a imprimere una svolta a una  partita che sembrava destinata all'impasse. Il tavolo convocato dal  governo infatti, che aveva messo insieme piattaforme digitali, rider e sindacati era in stallo da tempo e un accordo sulle nuove tutele  attese, rinviato a data da destinarsi. Entro marzo invece, si legge  nella nota che segue di poco la sentenza della Corte di Appello di  Torino che ha accolto in parte il ricorso di alcuni lavoratori di  Foodora, "i lavoratori che effettuano consegne per conto delle app di  food delivery saranno assicurati tutele su malattie, infortuni e paga  minima". I dettagli saranno messi a punto a breve, assicura ancora il governo  orientato a inserire la norma in un Dl di prossima presentazione,  probabilmente quello del reddito di cittadinanza. In una prima bozza  di lavoro, per quel che riguarda il capitolo salario, accanto alla  paga minima oraria si profilerebbero anche alcune maggiorazioni sia in caso di lavoro notturno che per le attività nei giorni festivi (si  ipotizza almeno un 30%) e la definizione di una doppia soglia di  impegno di lavoro per i rider, tra un massimo di 35 ore settimanali ad una soglia minima. L'Italia così, annota ancora il Ministero, "si  prepara ad essere la prima nazione europea a normare questa professione".

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