Il Governo rilancia il patto per la produttività

Il Governo rilancia il patto per la produttività

In un colloquio con Repubblica il ministro Passera propone "un accordo con imprese e sindacati per riformare la contrattazione e puntarla sul rilancio della competitività del Sistema Italia". Sul piatto la detassazione del salario di produttività.

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8 ottobre 2012

"Un accordo tra governo, imprese e sindacati per riformare la contrattazione e puntarla sul rilancio
della competitività del Sistema Italia". A lanciare la proposta di quello che potrebbe essere l'ultimo capitolo dell'agenda Monti è il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, in un colloquio con La Repubblica. Secondo Passera, il governo non si limiterà a fare da arbitro ma
metterà sul piano qualcosa, secondo il quotidiano: "la detassazione del salario di produttività". Le imprese e i sindacati, da parte lor,o dovranno raggiungere un'intesa che ruota intorno a un diverso assetto di contrattazione. Quella di secondo livello, cioè il contratto aziendale, diventa preponderante ed assorbe la quasi totalità degli aumenti salariali. Quella di primo livello, cioè il contratto aziendale, resta per la parte normativa, ovviamente, e anche per una minima parte economica che deve coprire l'inflazione attraverso una revisione del meccanismo di adeguamento automatico in base alle previsioni sull'adamento dell'indice de prezzi armonizzato a livello eurppeo. Ma anche per questa parte residua di salario, secondo Passera, "dovrebbe scattare un sistema di aggancio automatico agli incrementi di produttività". Come congegnarli è oggetto della trattativa. Si gioca tutto nella prossime due settimane. Da oggi fino a giovedì prossimo le rappresentanze degli imprenditori discuteranno e metteranno a punto la loro piattaforma e dalla settimana successivà ripartirà il tavolo con Cgil, Cisl e Uil.

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