Il Governo rilancia la sfida della produttività

Il Governo rilancia la sfida della produttività

Monti chiede uno sforzo ai sindacati: "modernizzare le relazioni industriali, tutti devono fare di più". Frena la Cgil: "crescita non dipende da parti sociali". Il ministro Passera: "ci aspettiamo proposte ambiziose".

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12 settembre 2012

Il governo, al tavolo con i sindacati, rilancia il patto per la crescita. Convinto che sia
essenziale il contributo delle parti sociali per aumentare la produttivita', e quindi anche la competitività "in un momento - ha detto il premier Monti - carico di tensioni e di preoccupazioni", in una fase molto dura della vita del paese ma inevitabile per il suo risanamento''. Cgil, Cisl e Uil replicano in ordine sparso. Camusso reclama il contributo di Palazzo Chigi: ''la crescita non puo' dipendere da quello che le parti sociali possono fare", servono risorse ma il governo dice di non averne, e' la sintesi. Bonanni, invece, promuove il governo, che si occupa di crescita "dopo lunghi anni di disattenzione'', festeggia "il ritorno della concertazione" e chiede di affrontare insieme i problemi. Foccillo, che sostituisce Angeletti al tavolo, chiede la detassazione di pensioni e salari. Come detto la Cgil frena sulla possibilita' che si trovi un'intesa
con le aziende in tempi brevi e soprattutto sulla possibilita' che il tema si limiti all'impegno delle parti sociali: ''Per noi non ci sono scadenze - ha detto Camusso al termine dell'incontro - il governo ci dica quando inizia a fare dei provvedimenti che servono a rimettere in moto'' il Paese. ''Non c'e' assolutamente alcun impegno'' da parte dell'esecutivo che ''continua a immaginarsi una incentivazione semplicemente al maggior lavoro'' in una stagione di ''cassa integrazione e di licenziamenti e di riduzione della produzione''. La Cisl apprezza invece il via al confronto e con il leader, Raffaele Bonanni, sottolinea: ''Sono stati smentiti i gufi anticoncertazione. Siamo disposti a lavorare insieme sugli elementi che ostacolano la maggiore produttivita' per alzare i salari'', oggi ''troppo bassi''. Disponibile al confronto si e' detta anche la Uil avvertendo che la crescita passa per la ''detassazione di salari e pensioni'', mentre l'Ugl si dice pronta alla trattativa ''purche' si rimettano soldi in tasca dei lavoratori' A tentare la mediazione e' il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, che, in attesa di "proposte ambiziose e complessive", assicura: "le poche risorse che abbiamo" andranno a sostenere l'accordo che sara' raggiunto da imprese e sindacati. Secondo il ministro, "ci sono tante leve di sistema da poter utilizzare, oltre a quelle aziendali, per incidere sulla produttivita'". Per questo, il Governo "e' fortemente intenzionato ad accompagnare le proposte e lo sforzo che le parti sociali possono fare" su questo fronte. Quindi, le conclusioni. "Ci aspettiamo proposte ambiziose e complessive. Aumentare la produttivita' serve anche in termini di convinzione per il resto del mondo che l'Italia sta facendo sul serio".

 

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