Brescia: imprese in difficoltà, cala la fiducia

Brescia: imprese in difficoltà, cala la fiducia

Secondo un'indagine della Confcommercio provinciale, a preoccupare le aziende del terziario sono: l'aumento del costo degli affitti e le difficoltà date dal passaggio generazionale. 

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5 marzo 2024

Il 5 marzo scorso sono stati presentati i risultati dell'indagine sull'andamento economico delle imprese bresciane del commercio, del turismo e dei servizi (analisi al 29 febbraio 2024), nella quale è emerso un generalizzato calo di fiducia a parte degli imprenditori del terziario nella provincia di Brescia nella seconda metà del 2023.

"I dati - ha spiegato il presidente di Confcommercio Brescia, Carlo Massoletti - riflettono il momento complicato per i nostri settori. In particolare, dobbiamo anche prestare grande attenzione all'evoluzione che sta avendo il tema della richiesta di credito". Negli ultimi sei mesi, infatti, le imprese del terziario bresciane che hanno ottenuto un finanziamento per realizzare investimenti sono state solo il 18,5%, in calo rispetto al 25,1% della prima metà del 2023 e ben inferiore rispetto alla media italiana del 29%.

A gravare sulle spalle delle aziende troviamo il costo dell'affitto: il 52,5% ha subìto un aumento del canone nel corso degli ultimi due anni e quasi il 40% degli imprenditori sta avendo difficoltà a pagarlo. Questo ha portato ad un aumento dei locali sfitti, come segnala più di un'impresa bresciana su due. "Un fenomeno che - ha aggiunto Massoletti - unito al degrado urbano e all'offerta commerciale poco diversificata per tipologia sono le principali cause che i commercianti segnalano per la diminuzione del flusso di clienti e del proprio giro d'affari".

Una preoccupazione aggravata anche dal fatto che quasi un'azienda bresciana su tre, di quelle che operano da più di 20 anni sul mercato, prevedono la chiusura dell'attività con il passaggio generazionale (36%), per mancanza di successori o a causa della scarsa redditività. Il 29% tra chi invece prevede di mantenere aperta l'impresa pensa che sarà un passaggio difficile e problematico.

Più che positivo il bilancio finale di Capitale Italiana della Cultura, con gli imprenditori della provincia di Brescia che hanno constatato sia un aumento dei flussi turistici che un miglioramento generale dell'immagine della città. "Un risultato che ci rende sicuramente soddisfatti: il 30% delle imprese delle provincia hanno avuto un aumento dei ricavi, con il dato che aumenta fino al 38% se ci si riferisce unicamente al comune di Brescia. Un valore in aumento sia rispetto alle previsioni del 2022 che ai risultati registrati a metà dell'anno scorso", ha concluso il presidente di Confcommercio Brescia.

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