Imprese: equilibrio fra natalità e mortalità nel primo trimestre

Imprese: equilibrio fra natalità e mortalità nel primo trimestre

Unioncamere segnala un forte dinamismo nella natalità e mortalità delle imprese italiane tra gennaio e marzo, anche se il registro anagrafico si ferma praticamente sulla crescita zero. Segno meno nel Nord-Est, mentre il Sud è in crescita.

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28 aprile 2006
Apc-IMPRESE/UNIONCAMERE: EQUILIBRIO TRA NATALITA' E MORTALITA TRIM

Imprese: equilibrio fra natalità e mortalità nel primo trimestre

 

Forte dinamismo nella natalità e mortalità delle imprese italiane tra gennaio e marzo, anche se il registro anagrafico si ferma praticamente sulla crescita zero. Con segno meno nel Nord-Est, mentre il Sud è in crescita. E' quanto emerge da Movimprese, l'indagine sulla natalità e la mortalità delle imprese registrate alle Camere di Commercio  diffusa da Unioncamere.

"In un trimestre tradizionalmente di assestamento tecnico - si legge in una nota - ammonta a poco meno di 200 unità la riduzione complessiva delle imprese iscritte alle Camere di Commercio, che a fine marzo hanno raggiunto la cifra di 6.068.953 unità (praticamente nulla la variazione rispetto alla fine di dicembre)". Più pesante la perdita del comparto artigiano nello stesso periodo: -12.000 imprese, pari ad una riduzione dello 0,81% del loro numero, sceso a 1.463.856 unità. Alla 'calma piatta' in termini di crescita ha corrisposto una grande vivacità sia in entrata che in uscita, con tassi di iscrizione e cessazione che si attestano su valori record per gli ultimi sette anni: +2,26%  per entrambe i flussi (solo nel 2001 le iscrizioni avevano fatto meglio, con +2,29%). A livello territoriale, la forte crescita delle società di capitale regala al Sud il miglior saldo del periodo (+2.327 imprese), mentre l'arretramento più sensibile (-2.590 unità) è nel Nord-Est. Edilizia e servizi alle imprese continuano ad espandersi bilanciando i saldi negativi di agricoltura e commercio.

"I dati dell'anagrafe delle imprese offrono importanti conferme e accendono alcuni segnali di attenzione sulle esigenze delle imprese per cogliere la ripresa in questo inizio d'anno". Così ha commentato i dati il presidente di  Unioncamere, Carlo Sangalli, a margine dei lavori dell'assise di Firenze degli amministratori artigiani delle Camere di  Commercio. "La grande vivacità delle aperture e delle chiusure - ha aggiunto Sangalli - conferma che il sistema delle imprese sta accelerando il passo verso una struttura più moderna, in  cui cresce il peso dei servizi e si irrobustisce, anche attraverso costosi processi di selezione, il settore industriale orientato all'export".

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