Imprese: "Italia al bivio, o riforme o declino"

Imprese: "Italia al bivio, o riforme o declino"

Spesa pubblica e riforma delle pensioni, riforma fiscale, liberalizzazioni, infrastrutture. Queste le priorità del "Progetto delle Imprese per l'Italia" elaborato da Confindustria, Abi, Ania, Alleanze delle cooperative italiane e Rete Imprese Italia.

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30 settembre 2011

L'Italia si trova davanti ad un bivio: puo' scegliere tra la strada delle riforme e della crescita in un contesto di stabilita' dei conti pubblici o, scivolare ineluttabilmente verso un declino economico e sociale. E' una delle premesse del manifesto delle imprese, presentato da Confindustria, Abi, Ania, Alleanza delle cooperative italiane e Rete Imprese Italia. "Oggi il tempo si e' fatto brevissimo e cio'
impone scelte immediate e coraggiose" ha detto il presidente di Rete Imprese Italia, Ivan Malavasi, aprendo la conferenza stampa di presentazione del progetto. "Non si puo' assistere inerti a questa spirale, sono a rischio anni e anni di sacrifici ed e' a rischio la possibilita' di garantire ai nostri figli un Paese con diritti, benessere e possibilita' pari a quelli che abbiamo avuto fino ad oggi". Per le associazioni di imprese, banche, assicurazioni e cooperative che si sono riconosciute nel manifesto "salvare l'Italia non e' uno slogan retorico". Le imprese, tuttavia, vogliono sottolineare che "non intendono minimamente sostituirsi ai compiti che spettano al Governo e alla politica.Avvertiamo pero' l'esigenza di non limitarci alle critiche ma di indicare alcuni punti assolutamente prioritari". ra le proposte le imprese suggeriscono di elevare l'eta' pensionabile a 65 anni dal 2012 come nel pubblico impiego per il pensionamento di vecchiaia delle donne nel settore privato, oltre che anticipare al 2012 l'avvio del meccanismo di aggancio automatico dell'eta' pensionabile all'aumento
della speranza di vita. Sempre sulle pensioni le imprese propongono di portare a 62-68 anni la forcella di eta' di pensionamento flessibile prevista nel regime contributivo, abolire l'attuale sistema delle pensioni di anzianita', consentire il pensionamento anticipato rispetto all'eta' di vecchiaia (65 anni per tutti), prevedere un regime transitorio con la valorizzazione dei versamenti contributivi
di coloro che matureranno i 40 anni di anzianita', in ogni caso non erogare la pensione prima dei 62 anni di eta'. Per quanto riguarda la riforma fiscale le imprese propongono di recuperare competitivita' riducendo il costo del lavoro incrementando gli importi forfetari e prolungare la deduzione della base imponibile Irap delle spese per gli apprendisti anche dopo la trasformazione del loro contratto di lavoro. Le imprese propongono inoltre di fissare uno strumento fiscale per incentivare gli investimenti in ricerca e innovazione. Sul contrasto all'evasione le impresepropongono di fissare a 500 euro il limite per l'utilizzo del contante incentivando la diffusione della moneta elettronica, introdurre nella dichiarazione dei redditi l'obbligo di indicare il proprio stato patrimoniale per le persone fisiche e avviare la revisione dell'Irpef sui redditi piu' bassi.


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