Imprese preoccupate, "si rischia una stretta sul credito"

Imprese preoccupate, "si rischia una stretta sul credito"

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2 dicembre 2011

Le imprese italiane esprimono "viva preoccupazione per gli effetti che potrebbero prodursi
sull'economia dall'attuazione delle misure richieste dall'European banking authority (Eba) che prevedono una rapida e consistente ricapitalizzazione delle banche europee, ed in particolare di quelle italiane". Le richieste dell'Eba, che si sovrappongono al processo di ricapitalizzazione già in corso per effetto delle norme previste dall'accordo Basilea 3, "rischiano di peggiorare l'accesso al
credito per imprese e famiglie e determinare ulteriori difficoltà al Paese nel suo complesso in un momento in cui le previsioni indicano una recessione per il 2012", sottolinea una nota congiunta di Alleanza delle Cooperative Italiane, Confindustria e Rete Imprese Italia. Le imprese manifestano timori e perplessità anche relativamente alle modalità di calcolo del deficit patrimoniale derivante dalla valutazione "a prezzi di mercato" dei titoli di stato. Tale indicazione, infatti, "potrebbe essere accolta dagli investitori come un segnale di maggiore rischio e determinare di conseguenza ulteriori difficoltà nel collocamento dei titoli del debito pubblico con il conseguente aumento dei tassi di interesse". Le Imprese italiane auspicano un autorevole e tempestivo intervento del governo italiano nelle competenti sedi comunitarie, affinché vengano riviste entità e modalità di ricapitalizzazione per le banche italiane indicate dall'Eba e sia dilazionata nel tempo.


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