In Alto Adige inizio vendite sottotono

In Alto Adige inizio vendite sottotono

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7 dicembre 2011

"Sebbene le temperature miti, la neve che ancora si fa attendere e le giornaliere notizie da Roma in merito alla crisi non rappresentino esattamente degli incentivi all'inizio delle vendite natalizie, ci sentiamo di guardare con fiducia e con un generale sentimento di ottimismo ai prossimi giorni e al fine settimana prolungato". Parole di Walter Amort, presidente dell'Unione commercio turismo servizi Alto Adige sull'andamento delle vendite natalizie in Alto Adige, il cui inizio "è stato abbastanza tranquillo e sottotono. L'andamento è leggermente inferiore a quanto registrato lo stesso mese dell'anno scorso". Va ricordato che all'inizio del mese di dicembre 2010 l'Alto Adige ha vissuto un assaggio di stagione invernale assai impetuoso e stimolante dal punto di vista dei consumi. Nei giorni scorsi, comunque, le città e i centri storici sono stati ugualmente molto visitati. "La frequenza di ospiti, turisti giornalieri e residenti - spiega Amort - è stata finora soddisfacente". Decisivo, ora, sarà l'andamento delle prossime settimane, notoriamente le più redditizie di tutto l'anno. "Noi rimaniamo ottimisti e speriamo di raggiungere quanto realizzato l'anno scorso", afferma il presidente dell'Unione. Particolarmente richiesti sono, almeno finora, gli apparecchi elettronici quali tablet, smartphone e televisori 3D. Anche libri, maglieria, borse e accessori restano ai primi posti della lista dei desideri dei consumatori. Nei giorni prima del 6 dicembre, invece, gli acquirenti si sono rivolti soprattutto a generi quali dolci, prodotti tipici locali e piccoli regali quali libri, CD e DVD. Per Natale, quindi, oltre all'elettronica, molti clienti acquistano anche biancheria intima, orologi o gioielli. Per quanto riguarda l'abbigliamento e le attrezzature per gli sport invernali i commercianti sperano soprattutto sull'abbassamento delle temperature e sull'arrivo della neve."Dopo le prime due settimane di Avvento, trascorse all'insegna di una generale tranquillità - conclude Walter Amort - i commercianti si attendono ora buoni affari nelle prossime tre settimane. Tradizionalmente, le due ultime settimane di Avvento rappresentano il culmine delle vendite natalizie che, per tutti i settori, tenuto conto delle naturali differenze, rivestono la massima importanza. Per abbigliamento e calzature, ad esempio, l'Avvento non è il mese più redditizio. Per il settore dell'elettronica di consumo, invece, il fatturato di dicembre arriva anche a un quarto di quello dell'interno anno di lavoro".


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