In Sardegna negativo il bilancio dei saldi

In Sardegna negativo il bilancio dei saldi

A luglio, secondo un'analisi della Confcommercio regionale, calo medio del 4,2% rispetto allo scorso anno. La spesa media per famiglia si attesta sui 206 euro, 88 euro per persona: il 41,40% sino a 50 euro e il 39,90% tra i 50 e i 100 euro, il12,1% tra i 101 e i 200 euro.

DateFormat

5 agosto 2014
Il primo mese di saldi in Sardegna è da ritenersi "insoddisfacente". Un'analisi di Confcommercio regionale e CdC & Partners rileva infatti a luglio un calo medio del 4,2% rispetto allo scorso anno, in controtendenza sul dato nazionale. La spesa media per famiglia nell'Isola si attesta sui 206 euro e 88 euro per persona:  il 41,40% sino a 50 euro e il 39,90% tra i 50 e i 100 euro. Solo il 12,1% spende tra i 101 e i 200 euro, mentre sopra questa cifra la percentuale si dimezza sino al 6,6%. Il segnale negativo negli acquisti si conferma dai dati sugli acquisti con carta di credito, che ha registrato nella classifica nazionale un -19,32% relativo alla Sardegna, rispetto al -15,80% registrato a maggio del 2013. I prodotti più acquistati sono abiti uomo/donna, accessori griffati e jeans e pantaloni. Per Confcommercio hanno pesato la crisi e le incerte condizioni climatiche:  si è  partiti con percentuali di saldo interessanti, dal 30-50%, e con una vasta offerta di prodotti. In fase iniziale, soprattutto nei grandi centri, c'è stato un buon flusso, concentrato nei primi due fine settimana, poi la situazione delle vendite è andata affievolendosi. "Il bonus di 80 euro, come avevamo previsto, non ha spinto gli acquisti. Le famiglie - spiega il presidente regionale di Confcommercio, Agostino Cicalò - si sono trovate a sostenere spese di primaria necessità rinunciando a quello che in altri tempi era un appuntamento fisso come i saldi. La speranza è che il secondo mese dei saldi, che può contare anche sui maggiori flussi turistici nella nostra Isola, possa dare una ulteriore boccata di ossigeno alle imprese dei settori interessati ai saldi ed all'economia complessiva della Sardegna. Continuiamo a subire passivamente questa crisi e non si intravvedono azioni tali da poter in qualche modo sorreggere le imprese, abbassando la tassazione locale e nazionale, e le stesse famiglie. Manca un vero patto rivolto ad aggredire l'emergenza e ad innescare progetti di effettivo sviluppo".  
 
 

Banner grande colonna destra interna

Aggregatore Risorse

ScriptAnalytics

Cerca