Indicatori consumi: a novembre ancora negativi

Indicatori consumi: a novembre ancora negativi

Parziali segnali di recupero per l'abbigliamento, in forte calo auto e moto09/2011
09/11

 

 

09/11

Roma, 14.1.2011

 

 

Parziali segnali di recupero per l’abbigliamento, in forte calo auto e moto.

 

INDICATORE CONSUMI: A NOVEMBRE ANCORA NEGATIVI,

MA E’ IL MIGLIOR DATO DEGLI ULTIMI OTTO MESI

 

 

 

L’Indicatore dei Consumi Confcommercio (ICC) segnala a novembre 2010 una diminuzione dello 0,1% in termini tendenziali - il dato meno negativo da otto mesi a questa parte (tab. 2) - e un aumento dello 0,1% in termini congiunturali. La media mobile dei dati destagionalizzati evidenzia da alcuni mesi una moderata tendenza al recupero dei volumi acquistati, che permangono comunque molto distanti dai livelli pre-crisi (fig. 2). Il quadro si presenta peraltro ancora molto debole con tassi di sviluppo contenuti e la cui direzione non appare ancora chiaramente orientata verso un sicuro sentiero di crescita.

La presenza di un atteggiamento meno negativo da parte delle famiglie emerge anche dall’ulteriore miglioramento registrato a dicembre dal clima di fiducia delle famiglie rilevato dall’ISAE.


In linea con un contesto economico che, seppure non particolarmente dinamico, si presenta in moderato miglioramento, anche il clima di fiducia delle imprese manifatturiere e del commercio che, a dicembre, ha segnalato un incremento.

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

La dinamica tendenziale dell’ICC di novembre riflette una riduzione dei volumi acquistati dalle famiglie per i beni (-0,5%) ed un aumento della domanda di servizi (+1,4%).


I prezzi dei beni e dei servizi che compongono l’ICC hanno evidenziato un moderato aumento del tasso di crescita tendenziale salito allo 0,5% (tab. 3).

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

La domanda per beni e servizi ricreativi ha mostrato, rispetto a novembre 2009, una diminuzione dello 0,5%, confermando le difficoltà evidenziatesi nei mesi precedenti. Solo la voce relativa alle spese per i concorsi a pronostici continua a mostrare un trend decisamente espansivo.

La spesa per i servizi di ristorazione e d’alloggio ha evidenziato, a novembre, un contenuto peggioramento (-0,2%), confermando il 2010 come un anno di difficoltà per il settore.

I consumi per beni e servizi per la mobilità mostrano una netta diminuzione in termini tendenziali (-15,0%). Il dato continua a risentire del permanere di una situazione di difficoltà della domanda di autovetture e motocicli che, stando agli ultimi dati sugli ordinativi, non sembra destinata a modificarsi nel breve periodo. In ulteriore recupero è risultata, invece, la spesa per il trasporto aereo.

La domanda di beni e servizi per le comunicazioni e per l’ICT domestico ha registrato, a novembre, una netta accelerazione (+5,2%), confermando il segmento come uno dei più dinamici nel 2010 soprattutto per la componente relativa ai beni.

I volumi acquistati dalle famiglie per beni e servizi per la cura della persona hanno mostrato, rispetto a novembre del 2009, una crescita dell’1,4%.

Gli articoli di abbigliamento e calzature hanno evidenziato un incremento dell’1,1%, dato che sembra confermare la presenza di una fase di contenuta ripresa dei volumi acquistati dalle famiglie.

Nel mese di novembre la domanda di beni e servizi per la casa è tornata a registrare, dopo alcuni mesi negativi, una crescita (+1,4%). Tale andamento è stato favorito dall’accresciuta domanda per elettrodomestici e TV e dal contenuto recupero per i mobili.

Infine, per quanto concerne i consumi delle famiglie per i prodotti alimentari, le bevande e i tabacchi, la stima per novembre segnala un deciso miglioramento dei volumi acquistati con un incremento rispetto all’analogo mese del 2009 del 2,6%. Il dato potrebbe peraltro riflettere l’anticipo di alcuni acquisti da parte delle famiglie, soprattutto per i beni non altamente deperibili, di prodotti per le festività di fine anno più che l’inizio di una fase di recupero delle spese per questa funzione di consumo.

 

 

TAB. 1 - DINAMICA DELL’ICC IN VALORE - VARIAZIONI TENDENZIALI

 

2009

2010

 

 

 

 

 

 

 

ANNO

I Trim

II Trim

III Trim

Ago

Set

Ott

Nov

SERVIZI

-0,7

2,7

2,0

2,0

2,3

2,6

3,1

2,3

BENI

-1,5

3,2

-2,4

-1,4

-0,1

-2,8

-3,3

-0,2

TOTALE

-1,3

3,0

-1,1

-0,3

0,8

-1,2

-1,5

0,5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Beni e servizi ricreativi

0,2

3,9

2,1

1,5

1,7

2,0

3,5

3,2

Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa

-1,4

1,3

1,0

1,5

1,9

2,3

1,7

1,6

Beni e servizi per la mobilità

-4,3

19,7

-8,7

-8,2

-1,4

-11,2

-14,0

-10,5

Beni e servizi per le comunicazioni

-2,3

0,1

-0,4

-0,5

0,7

-1,8

-0,2

1,0

Beni e servizi per la cura della persona

-0,7

-0,8

0,1

0,5

1,2

-0,8

-1,1

0,9

Abbigliamento e calzature

-2,5

0,3

-1,4

1,5

1,9

0,6

0,5

2,0

Beni e servizi per la casa

0,2

0,2

-0,1

-0,3

-0,9

-1,2

-0,9

0,5

Alimentari, bevande e tabacchi

-0,9

-0,1

-1,2

0,8

1,0

0,0

-1,1

4,1

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

TAB. 2 - DINAMICA DELL’ICC IN QUANTITA’ - VARIAZIONI TENDENZIALI

 

2009

2010

 

 

 

 

 

 

 

ANNO

I Trim

II Trim

III Trim

Ago

Set

Ott

Nov

SERVIZI

-1,6

1,3

0,6

0,4

0,6

1,3

2,0

1,4

BENI

-0,3

2,5

-2,5

-2,0

-1,1

-3,0

-3,1

-0,5

TOTALE

-0,6

2,2

-1,7

-1,3

-0,5

-1,8

-1,9

-0,1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Beni e servizi ricreativi

-0,9

2,6

-0,3

-1,5

-1,2

-0,9

0,1

-0,5

Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa

-2,5

-0,2

-0,6

-0,2

0,3

0,4

-0,4

-0,2

Beni e servizi per la mobilità

2,7

13,7

-15,4

-14,5

-8,4

-16,2

-19,3

-15,0

Beni e servizi per le comunicazioni

2,7

2,1

3,6

1,7

0,5

2,4

5,8

5,2

Beni e servizi per la cura della persona

0,0

0,1

1,6

1,4

2,2

0,1

-0,4

1,4

Abbigliamento e calzature

-2,8

0,5

-2,0

0,7

0,6

0,4

-0,5

1,1

Beni e servizi per la casa

-1,3

0,7

0,7

0,5

-0,2

-0,6

-0,2

1,4

Alimentari, bevande e tabacchi

-3,1

-0,8

-1,4

0,2

0,1

-0,8

-2,2

2,6

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

TAB. 3 - DINAMICA DEI PREZZI ICC - VARIAZIONI TENDENZIALI

 

2009

2010

 

 

 

 

 

 

 

ANNO

I Trim

II Trim

III Trim

Ago

Set

Ott

Nov

SERVIZI

1,0

1,4

1,4

1,6

1,7

1,3

1,1

0,9

BENI

-1,3

0,6

0,0

0,5

1,0

0,2

-0,2

0,3

TOTALE

-0,7

0,8

0,5

1,0

1,3

0,7

0,3

0,5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Beni e servizi ricreativi

1,1

1,2

2,5

3,1

3,0

2,9

3,3

3,7

Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa

1,3

1,6

1,5

1,7

1,6

1,8

2,2

1,9

Beni e servizi per la mobilità

-6,9

5,1

7,9

7,2

7,6

6,0

6,5

5,4

Beni e servizi per le comunicazioni

-5,0

-1,9

-3,8

-2,1

0,2

-4,0

-5,7

-4,0

Beni e servizi per la cura della persona

-0,7

-0,9

-1,5

-0,9

-1,0

-0,9

-0,7

-0,6

Abbigliamento e calzature

0,4

-0,3

0,6

0,8

1,3

0,2

1,0

0,8

Beni e servizi per la casa

1,6

-0,6

-0,8

-0,7

-0,6

-0,6

-0,8

-0,8

Alimentari, bevande e tabacchi

2,2

0,8

0,2

0,6

0,8

0,8

1,1

1,4

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

 

LE DINAMICHE CONGIUNTURALI

 

I dati destagionalizzati e corretti per i valori erratici mostrano a novembre 2010, dopo la stasi di ottobre, un aumento dell’ICC rispetto al mese precedente dello 0,1%. Nell’ultimo trimestre a media mobile i dati destagionalizzati segnalano, al lordo ed al netto dell’acquisto di autovetture, un contenuto miglioramento la cui dimensione appare peraltro molto limitata ed insufficiente a garantire in tempi brevi il recupero dei livelli di consumo registrati alla fine del 2007 (fig. 2).

La variazione registrata a novembre è sintesi di una stagnazione della domanda di beni e di un miglioramento della componente relativa ai servizi (+0,4%; tab. 4). 

Tra i diversi aggregati che compongono l’indicatore, l’aumento più sensibile ha interessato i beni e i servizi per la mobilità sui cui ha influito il rifinanziamento degli incentivi all’acquisto di motocicli. Positivo è risultato anche l’andamento congiunturale degli acquisti per alimentari e bevande (+0,9%), dato che non ha comunque garantito il recupero di quanto perso nei tre mesi precedenti.

Per il segmento relativo alle comunicazioni, dopo un bimestre sostanzialmente positivo, le prime stime indicano una riduzione di un certo rilievo (-2,1%) dovuta alla componente relativa ai beni.

Per le altre voci gli spostamenti appaiono di entità abbastanza contenuta, in linea con un profilo modesto di crescita dei consumi.

 

 

TAB. 4 - ICC IN QUANTITA’ - VARIAZIONI CONGIUNTURALI

(DATI DESTAGIONALIZZATI)

 

2009

2010

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dic

Gen

Feb

Mar

Apr

Mag

Giu

Lug

Ago

Set

Ott

Nov

SERVIZI

1,1

-0,1

0,1

-0,3

-0,2

0,2

-0,2

-0,1

0,5

0,1

-0,2

0,4

BENI

0,5

-0,8

-0,6

0,6

-2,5

-0,1

0,3

0,3

-0,6

0,5

0,1

0,0

  Di cui alimentari e bevande

0,9

-0,8

0,3

0,9

-0,9

-0,1

0,4

0,8

-0,7

-0,1

-0,4

0,9

TOTALE

0,7

-0,6

-0,4

0,4

-1,9

0,0

0,1

0,2

-0,3

0,4

0,0

0,1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Beni e servizi ricreativi

-0,6

1,3

-0,4

0,0

-0,6

0,3

-0,8

0,2

0,9

0,2

-1,3

-0,9

Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa

1,7

-0,9

0,1

-0,5

0,1

-0,3

-0,5

-0,1

0,6

0,1

-0,8

0,7

Beni e servizi per la mobilità

0,6

-5,9

-0,7

1,8

-14,9

-0,4

-0,3

0,6

-0,4

0,6

-1,5

3,0

Beni e servizi per le comunicazioni

1,9

1,5

-2,5

0,0

0,5

0,6

0,7

-0,3

-1,6

2,6

2,5

-2,1

Beni e servizi per la cura della persona

-0,5

-0,5

0,3

0,6

0,2

0,0

0,7

-0,1

0,0

-0,1

0,0

-0,2

Abbigliamento e calzature

0,0

0,3

0,1

0,1

0,0

-0,6

0,8

0,0

-0,1

0,3

-0,2

0,1

Beni e servizi per la casa

0,2

0,2

0,2

0,2

-0,3

-0,1

0,1

0,7

-0,6

-0,4

0,3

0,0

Alimentari, bevande e tabacchi

0,9

-0,9

0,2

1,1

-1,0

0,0

0,4

0,7

-0,4

-0,3

-0,4

0,9

Fonte: elaborazioni Ufficio Studi Confcommercio

 

 

 

PRODOTTI E SERVIZI CONSIDERATI

 

Beni e servizi ricreativi

Servizi postali

Cinema, sport e altri spettacoli

Servizi per le comunicazioni

Concorsi e pronostici

Beni e servizi per la cura della persona

Cartoleria, libri, giornali e riviste

Sanità

Compact disk, supporti magnetici audio, video e

Prodotti farmaceutici e terapeutici

strumenti musicali

Prodotti di profumeria e cura della persona

Giochi, giocattoli, articoli per lo sport ed il campeggio

Abbigliamento e calzature

Altri prodotti

Abbigliamento, pellicce e pelli per pellicceria

Alberghi, pasti e consumazioni fuori casa

Calzature, articoli in pelle e da viaggio

Alberghi

Beni e servizi per la casa

Pubblici esercizi

Affitti

Beni e servizi per la mobilità

Energia elettrica

Motocicli

Mobili, articoli tessili, arredamento per la casa

Automobili

Elettrodomestici, radio, tv, registratori

Carburanti

Generi casalinghi durevoli e non durevoli

Pedaggi

Utensileria per la casa e ferramenta

Trasporti aerei

Alimentari, bevande e tabacchi

Beni e servizi per la comunicazione

Alimentari e bevande

Telecomunicazioni, telefonia e dotazioni per l’informatica

Tabacchi

Foto-ottica e pellicole

 

 

FONTI: AISCAT, AAMS, ANCMA, ASSAEROPORTI, FEDERALBERGHI, FIPE, FIT, ISTAT, MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO, SIAE, SITA, TERNA, UNRAE.

CONSUMI & PREZZI è uno strumento di analisi congiunturale che Confcommercio mette a disposizione dei propri associati e di tutti coloro che sono interessati alla dinamica di breve periodo della spesa reale delle famiglie e dei prezzi delle principali voci di consumo.

 

Per raggiungere tali obiettivi si utilizzano informazioni mensili fornite da istituti ed organizzazioni pubbliche e private e dati provenienti dalle diverse indagini congiunturali condotte dall’ISTAT.

 

I gruppi di prodotti e di servizi osservati sono attualmente 30, pari nell’anno 2009 al 59,1% dei consumi effettuati sul territorio. Escludendo le spese relative ai fitti imputati la rappresentatività sale, sempre nel 2009 al 68,1%. Per i servizi l’incidenza è del 33,7%, dato che sale al 45,5% escludendo i fitti figurativi dal totale dei servizi di cui alla Contabilità Nazionale. Per i beni l’incidenza è dell’85,4 %.

 

Tra il 2000 e il 2009 la variazione in quantità registrata dal paniere di beni e servizi utilizzati in CONSUMI & PREZZI è del 5,6% a fronte del 2,3% registrato dai consumi sul territorio secondo la Contabilità nazionale. Nell’ultimo biennio le variazioni sono risultate pari rispettivamente al â€"1,5% ed al â€"2,9%.

 

La banca dati utilizzata si basa su serie mensili (primo dato gennaio 2000) dei livelli di spesa in valore ed in quantità da cui si desumono gli indici di prezzo. Nel caso di informazioni trimestrali si è proceduto all’interpolazione dei dati mancanti.

 

La base per i livelli in volume è rappresentata dall’anno 2000. Come indici di prezzo delle serie elementari si è utilizzato il relativo NIC riportato a base 2000. Per l’abbigliamento e le calzature le serie elementari sono deflazionate con l’IPCA riportato a base 2000.

 

Le serie sono destagionalizzate con la procedura TRAMO-SEATS.

 

PROSSIMA USCITA: 3 febbraio 2011

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